domenica 21 luglio 2024

Tagliamento Beach


La morosa mi ha mandato questo video di 29 secondi, con alcuni ricordi di cinque anni fa. Lo condivido con voi che, come me, soffrite l’afa e siete in partenza per il mare o per i monti, se già non vi siete giunti. Noi poveracci, quando non possiamo permetterci le villeggiature “tutto spesato” abbiamo il Tagliamento Beach, sulle cui rive ombrose non si può fare solo “toccata e fuga”, ma anche piantare la tenda e passarvi una notte. In tal caso, non si devono dimenticare le candele anti zanzare o, se del caso, le lozioni al profumo di geranio che svolgono la stessa funzione. Passare una notte al Tagliamento è un valore aggiunto rispetto a fermarvisi solo un pomeriggio per abbronzarsi, perché la notte non solo porta consiglio, ma anche il verso del succiacapre, il bubbolio del gufo e l’abbaiare della volpe. Oltre all’eventualità di veder passare satelliti nel cielo e, se si è fortunati, magari qualche strano oggetto volante non identificato. Una sera, il bulldog inglese che si vede nel video, di nome Petunia, rispose alla volpe in lontananza, ma non ci si deve meravigliare di questo perché Petunia rispondeva anche al suo stesso eco, quando in città, in particolari posti in mezzo ai palazzi, lei stessa abbaiava e, dopo aver ascoltato l’eco del suo abbaiare, rispondeva a sua volta. Petunia, la morte me l’ha portata via troppo presto. Maledetta sia la morte! Pupetta, la carlina, è andata nell’oltretomba a tempo debito e, anche se ha portato con sé 13 anni e mezzo della mia vita, non mi ha recato lo stesso dolore come nel caso di Petunia. E’ stato, quello della morte di Pupetta, un dolore attenuato dalla rassegnazione. Come si può vedere dalle immagini, birra e cibarie già pronte, tipo “snacks”, completavano il senso di libertà che una notte all’aperto può donare. Un consiglio: fate in modo di stendervi sul morbido, poiché i sassi conficcati nella schiena sono duri e non lasciano dormire. 


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