venerdì 12 luglio 2024

Cosa fanno questi pompilidi?


Osservare la Natura suscita più interrogativi che risposte. Eccoci quindi di nuovo alle prese con nuovi punti di domanda. Se, tra le vespe nere, chiamate dagli anglosassoni “Falchi delle tarantole” è solo la femmina a cacciare, mentre i maschi si dedicano alla ricerca del cibo vegetale, questi due esemplari sono due femmine? C’è stato un errore da parte di una di esse che ha scambiato la conspecifica per un ragno? E’ forse una femmina che vuole paralizzare un maschio per usarlo come cibo per le larve? E come finirà questo “mortal combat”? Si stuferanno? Smetteranno, prima o poi? Quando le ho trovate stavano già combattendo e non so quindi da quanto tempo si stavano azzuffando. Caricate dentro l’astuccio del triangolo, che tengo in macchina, le ho portate a casa e ho fatto questi due minuti di video, senza che smettessero un momento. Dopo di che, le ho messe nella mangiatoia del giardino affinché ci pensino i passeri a farle smettere. Ho fatto male? Hanno un veleno molto forte, che usano per paralizzare i ragni, e i passeri saranno in grado di valutare il da farsi? Visto che non intendono mollare la presa, sarà la Natura a farle smettere mediante il robusto becco dei ploceidi? Tornato dopo mezzora, sul ripiano della mangiatoia non c’erano più e quindi possono essere successe due cose: i passeri se le sono portate via, mangiandole o scartandole a seconda che le abbiano considerate commestibili, oppure sono cadute oltre il bordo e si sono disperse fra l’erba, smettendo magari di combattere e andandosene ciascuna per la sua strada. Non lo saprò mai, ma non me ne cruccio. Di misteri ed interrogativi ce ne saranno ancora, anzi, quelli vengono avanti di continuo come le onde del mare.


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