martedì 1 ottobre 2024

Il silenzio di Bobo


Il 26 settembre su “Natura Mirabilis” c’è stata una “fiammata” di commenti, con alcune incomprensioni. Una delle colonne portanti del blog, un utente storico, affermava che la gente adotta un cane per soddisfare i propri istinti materni o paterni. Io dicevo che non è vero. Forse l’ho detto con troppa durezza, come a volte mi capita. La mia tesi è che si scopre la gioia di avere un cane fin da piccoli, quando per esempio i genitori te ne regalano uno a Natale. Quando si è bambini non si hanno istinti di maternità o paternità, se non forse, indotti, nelle bambine, a cui si regalano le bambole. Dunque, a che età sorge il desiderio di formarsi una famiglia? Secondo me, di sicuro dopo la pubertà, in Occidente anche molto dopo, per via di tutta una serie di fattori culturali che non vale la pena star qui ad approfondire. Il fatto che molti “single”, o molti pensionati vedovi, abbiano un cane non deve trarre in inganno. In molti casi la presenza di un cane in casa di una persona singola svolge una funzione terapeutica, e molti psicologi infatti consigliano di adottarne uno, ma questo non ha niente a che fare con gli istinti di maternità o paternità.