Fonte: Alienologia
I Lemuri sono primati del sottordine degli Strepsirrhini, endemici
del Madagascar. Il termine "Lemure"
deriva dalla parola latina Lemures, che sta ad indicare gli spiriti
della notte della mitologia romana: chiaro il riferimento al fatto
che la maggior parte dei Lemuri possiede grandi occhi dall'aspetto
spiritato, ben adatti alla vita notturna che la maggior parte delle
specie conduce, ed emette versi simili a gemiti sofferenti. I Lemuri, dal latino
"Lemures", cioè "spiriti della notte", detti
anche Larve, sono gli Spiriti dei Morti della religione romana,
considerati come vampiri, ossia anime che non riescono a trovare
riposo a causa della loro morte violenta. Secondo il mito tornavano
sulla Terra a tormentare i vivi, perseguitando le persone sino a
portarle alla pazzia. Si credeva che queste creature, non ben
identificate né definibili proprio per la loro condizione di fatale
ed eterna transitorietà, vagassero senza posa per le strade come
anime in pena, in una sorta di limbo, dopo una morte prematura o
violenta. Il senso di orrore che circondava queste figure spettrali
venne poi a caratterizzare quello della loro domina, la dea Ecate.
Per tenere lontani questi spiriti erano state istituite delle feste
chiamate Lemuria.
Il termine "Lemure"
si riferisce genericamente a tutti i membri delle quattro famiglie
attualmente viventi e delle tre famiglie estinte di lemuriformi. Nell'immaginario
comune i Lemuri sono visti come antenati dei primati più evoluti:
tuttavia, sebbene essi mostrino analogie di carattere morfologico e
comportamentale coi primati primitivi, discendono da questi ultimi
proprio come gli altri primati attualmente viventi. Gli antenati degli
attuali Lemuri cominciarono a divergere dagli altri primati fra i 62
e i 65 milioni di anni fa, attorno ai 40-52 milioni di anni
raggiunsero il Madagascar, probabilmente attraverso tronchi e masse
di vegetazione galleggiante che permisero loro di attraversare i
bracci di mare che separavano l'isola dalla terraferma, anche se non
sono state escluse le possibilità della presenza di un istmo o di
una serie di piccole isole raggiungibili a nuoto che collegassero le
due masse di terra. Non essendoci grande
competizione interspecifica, poterono occupare numerose nicchie
ecologiche vacanti ed evolversi in completo isolamento,
differenziandosi in una moltitudine di forme e dimensioni.
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