domenica 23 dicembre 2018

A Natale tutti sono più buoni, se non si sono suicidati



Al di là di sentirmi strana perché non voglio festeggiare il Natale (la stessa cosa che avviene se dico di non amare l’inverno o che non mangio carne), devo affrontare la situazione ed evitare che essa prenda il sopravvento. La semplice verità è che non me ne frega niente di festeggiarlo! E detesto quando inizio a vedere le luminarie per strada e articoli natalizi nei negozi. Io sono come il Grinch. Perché devo rispettare il pensiero di tutti quelli che lo amano, e gli altri non rispettano il mio?



2 commenti:

  1. Messa così suona un pò come vittimismo egocentrico , per fare un paragone azzardato è come i gay che ostentano la loro omosessualità col preconcetto di essere discriminati ,ma non comprendono che la discriminazione avviene proprio dalla loro ostentazione.
    A Graziella consiglierei di vivere questo periodo con più leggerezza , se non ci crede e non la sente come festa che si comporti come crede , non credo che ai distratti protagonisti della vita quotidiana intenti ad alimentare il consumo interessi più di tanto il suo pensiero.
    Io personalmente la prendo per quelle che storicamente è : l'antica festa pagana della rinascita dopo il solstizio d'inverno , poi riadattata per vendere meglio il prodotto "Cristo" dall'ebraismo camuffato da cattolicesimo.

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    1. Condivido il tuo pensiero.

      Nel mio caso, avendo subito un "imprinting" particolare in giovane età (ho studiato la Bibbia con i testimoni di Geova a partire da quando avevo 13 anni) non posso dire di essere un osservatore obiettivo.

      So da quell'epoca che si tratta di una festa pagana, evito di fare gli auguri, ma se me li fanno, ringrazio.

      Invecchiando spero di essere diventato più tollerante, perché non si può mancare di rispetto a chi crede sinceramente in qualche fede, foss'anche la più stupida delle superstizioni.

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