giovedì 27 dicembre 2018

La storia è un fenomeno dinamico e Geova dovrà rassegnarsi


Testo di Alessandro Mezzano (mail)


Prosegue la scellerata politica di oppressione e di sterminio degli ebrei di Israele contro i Palestinesi rei, secondo loro, di abitare e possedere quei territori che un libraccio ignorante e razzista come la Bibbia, scritto da un popolo di pastori e vecchio di migliaia di anni, avrebbe assegnato a loro per volontá di un Dio patrigno, partigiano e razzista. E il mondo intero, asservito al potere del denaro che il sionismo internazionale esercita, fa finta di credere a queste leggende stupide ed incivili e si adegua alle incredibili giustificazioni che il governo di Nethanyau propala. Ci risiamo insomma con la solita tesi che gli ebrei sono “Il popolo prediletto da Dio”, sono gli Hadam (Uomini), mentre il resto dell’umanità sono i Goym (animali) che Dio ha creato per servirli.


Hanno distrutto i villaggi dei palestinesi, li hanno scacciati dalle loro case e costretti a rifugiarsi come dei prigionieri nei campi profughi ed ora continuano la loro politica scellerata colonizzando di fatto anche quei territori, coma appunto la Cisgiordania, che sino ad ora erano restati nelle mani dei palestinesi. Il loro progetto è evidente ed è quello di annettere tutti i territori circostanti allo stato di Israele per la costruzione del progetto sionista della creazione del “Grande Israele”! In questo mondo dove gli ideali sono morti e domina solamente il denaro, il sionismo mondiale che controlla la finanza internazionale, ha buon gioco a fare i comodi suoi senza trovare alcuna opposizione e con l’appoggio, anche militare nonché criminale, degli USA. In questo contesto diventa facile capire i motivi che hanno creato nel mondo l’antisemitismo e che sono principalmente il razzismo e la pretesa di supremazia che gli ebrei vorrebbero esercitare sul resto dell’Umanità, che naturalmente non è disposta a subire supinamente senza reagire. 

Insomma, l’antisemitismo trova la sua giustificazione nel razzismo sionista e non è viceversa il razzismo a provocare l’antisemitismo, come si è tentato di far credere. L’antisemitismo insomma trova la sua ragione e la sua spiegazione nel razzismo del sionismo e questo spiega perché e come esso si sia moltiplicato in quasi tutti i Paesi del mondo, diversi per storia, cultura e mentalitá ma uniti da questa universale avversione per il sionismo. La pretesa supremazia degli ebrei ha sempre impedito loro, in ogni parte del mondo, di integrarsi e di assimilarsi alle popolazioni che li ospitavano ed è diventata la causa principale delle persecuzioni che essi hanno dovuto subire quando ancora non possedevano il potere del controllo della finanza internazionale. Oggi non è più così e sono loro a perseguitare ed opprimere i Palestinesi ed a condizionare le politiche mondiali a loro favore. Ma la storia è un fenomeno dinamico e forse domani le cose cambieranno ed allora essi pagheranno per i peccati contro l’umanità che commettono oggi.

21 commenti:

  1. Purtroppo Alessandro Mezzano, come altri, fa una valutazione dei fatti in modo personale, da una posizione presa a priori e a discapito dell'obbiettività.
    Credo che per valutare dei fatti che avvengono specialmente, lontani da noi (nel senso che non possiamo costatare di prima mano) bisogna, prima avere uno spirito obiettivo e poi una conoscenza e documentazione affidabile.
    Cioè non possiamo valutare secondo le nostre inclinazioni o dal sentito dire.
    Dico questo non per volermi ergere a difesa di qualcuno, ma per quel senso di appagamento che sa dare solo l'imparzialità, che ci fa stare a testa alta, senza timore di alcun giudizio o pregiudizio.

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    1. Io posso dire solo una cosa: 4.000 anni fa, Geova li guidava alla conquista dei territori vicini. Dopo 4.000 anni sono ancora lì a combattere per la conquista dei territori vicini.

      La parola "palestinese" deriva da "filisteo", per caso?

      Se sì, allora tutto quadra.

      Israeliti contro filistei, una storia infinita.

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  2. E ci risiamo. La solita trita storia dei palestinesi vittime. Scomodiamo il filosofo del diritto naturale Robert Nozick (Anarchia, Stato e Utopia, 1974) per sapere chi abbia ragione. Il diritto di proprietà (come già aveva scritto Locke (IITrattato del governo) nasce dal diritto del primo occupante, senza cioè che la terra sia stata occupata con la forza o con la frode a chi già la possedeva. Gli antichi ebrei (mettiamo da parte i romanzeschi racconti del Pentateuco) si stanziarono sulle alture della Palestina mentre le popolazioni autoctone occupavano le pianure. Vi furono certamente dei conflitti con le popolazioni autoctone, ma non i terribili conflitti e le stragi raccontatate nellAntico Testamento. E in Palestina gli ebrei ebbero un regno che durò almeno dall'anno 1000 a.C. (regno di Davide) sino al 140 d.C. quando Israele fu cancellata come Stato indipendente con la forza delle armi dai Romani. Se fosse il diritto della forza a fondare il diritto di proprietà si dovrebbe giustificare il diritto dei Romani a cancellare l'indipendenza dello Stato di Israele, di fatto già da secoli ridotto allo Stato di Giuda (con capitale Gerusalemme)perché la parte settentrionale della Palestina (Israele propriamente detta con capitale Samaria) aveva già perso l'indipendenza divenendo provincia del regno babilonese e poi dell'impero persiano. Orbene, ammettiamo pure che gli ebrei nell'antichità abbiano occupato con la forza la Palestina (il che non è vero) Nozick si domanda: quanto tempo deve passare perché l'occupazione con la forza diventi diritto di proprietà? Nozick ritiene che si debba ripercorrere tutta la storia per sapere a chi spetti il diritto di proprietà senza che la proprietà sia stata acquisita con la forza o fraudolentemente. Tutto ciò premesso gli arabi non hanno maggiore titolo al possesso della Palestina perché vi si stanziarono conquistando territori che erano abitati da altre popolazioni. Le loro invasioni si estesero dopo per tutta la costa africana (da cui sbarcarono per arrivare in Spagna) e per il Medioriente, occupando territori che appartenevano all'Impero bizantino. L'invasore che occupa territori su cui si trovino città costruite da da altre popolazioni non soltanto sottrae ad esse le terre ma anche il lavoro con cui furono costruite le città. Si tratta di una espropriazione anche del lavoro. Dunque che titolo hanno gli arabi per rivendicare il possesso della Palestina se non il diritto dell'ultimo occupante con la forza delle armi? In conclusione, se non valesse il titolo storico del primo occupante allora varrebbe solo il titolo della forza delle armi dell'ultimo occupante. Ma chi furono gli ultimi occupanti della Palestina? Furono gli ebrei dopo la seconda guerra mondiale, con il riconoscimento dell'ONU, compresa l'allora Unione Sovietica. Ed essi subirono tre guerre da parte degli arabi, che in parte lasciarono la Palestina sicuri di potervi tornare con la guerra. Fecero male perché gli ebrei inizialmente erano disposti a convivere con gli arabi. Nonostante tre guerre perse gli arabi si videro restituire quasi tutte le terre che portarono gli ebrei sino al fiume Nilo. Restituirono tutta la penisola del Sinai. Caso unico nella storia perché nessuno Stato vincitore ha mai restituito le terre conquistate. Non vi potrà essere pace in Palestina sino a quando gli arabi si decideranno a riconoscere l'esistenza dello Stato di Israele. Ciò che continuano a rifiutare da sempre. Perciò ne paghino le spese. Se fossi un arabo della Palestina preferirei essere cittadino di Israele (e vi sono molti arabi che vivono come cittadini dentro i confini dello Stato di Israele) piuttosto che cittadino di uno Sato palestinese perché mi domanderei: che mi può dare lo Stato di Israele (sostanzialmente uno Stato laico e all'avanguardia anche nella ricerca scientifica e nella teconologia)? Tutto.Che cosa mi può dare lo Stato palestinese? Nulla. Solo le stronzate del Corano.

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    1. Le sue tesi sono interessanti e sicuramente valide, a parte la frase finale, poiché per un arabo il Corano NON è una serie di stronzate.

      Tuttavia, qualcosa non torna nella sua disamina.

      Mi viene in mente la rana di Chomsky. Gli ebrei moderni sono stati scaraventati in quei territori come la rana gettata nell'acqua bollente. Il risultato è che la rana salta via e i palestinesi si ribellano vivendo quell'intrusione come un'occupazione militare.

      Se le cose stessero come dice lei, la rana sarebbe rimasta nell'acqua mentre la temperatura saliva e si sarebbe lasciata bollire, cioè non sarebbero sorti conflitti tra arabi e israeliani.

      La presenza stessa dell'annoso conflitto testimonia il processo di intrusione improvvisa. Di posizione voluta dagli inglesi. Il principio della rana bollita non sbaglia.

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  3. Fa una ricostruzione storica degli avvenimenti il prof che c'e' da chiedersi se ha digerito male,ma da dove vengono Fuori ste ipotesi campate in aria nemmeno gli storici e I biblici soon d'accordo,e poi l'esilio LA cacciata LA diaspora La prima diaspora avvennuta nel 500-600 a.c dove LA mette I'll prof LA cattivita babilonese ,gli Ebrei han perso I'll diritto di dimora culto sconfitti cos'altro dire di piu ,rasato all suolo I'll tempio di salomone cavolo e' un prof I'll prof dovrebbe saperlo e poi non mi dilungo che se no mi vengono le ansie ,comunque Mezzano stavolta e free animals hanno ragione

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    1. Io non so mai se ho ragione, mezza ragione, torto marcio o torto a metà.

      Lascio sempre aperta la porta al dubbio e all'incertezza.

      Poiché ci sono di mezzo i famosi Kazari, che dovrebbero essere impostori provenienti dalla Kazaria, convertitisi al giudaismo, non possiamo sapere se gli ebrei moderni sono veramente discendenti della famiglia di Giacobbe, cioè veri israeliti.

      Loro sono convinti di sì, ma questo non basta. Perciò, a questo punto, l'unica cosa da fare per risolvere il "nodo di Gordio" è sottoporre ogni singolo ebreo al test del DNA.

      Magari salterebbero fuori delle sorprese.

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  4. Tutta invidia perche' loro sono il bobbolo prescelto e non basta tagliarsi il prepuzio per essere accolti

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  5. Per un arabo il Corano non è una serie di stronzate perché ha un cervello rovinato dal Corano. Quanto a Sed Vaste da dove scrive? Dalla Luna? Gli manca l'aria e inoltre è sintatticamente incomprensibile. Impari a scrivere e si istruisca sulla storia

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    1. L'utente in oggetto ha difficoltà a scrivere con il tastierino del cellulare.

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  6. Gliel' ho gia detto non e' solo la tastiera ma e' il cellulare impestato che ho e' un cellulare Della TRUE vendibile solo a thailandesi ma dal momento che costano 8- 9 euro l'uno ne ho presi una sporta e in piu con scheda pinoy se vuole venirmi a trovare venga nel sud east asiatico , detto CIO ' non stia a fare tanto il cavilloso e il saccente prof melis risponda a quel che ho detto e cioe' che gli Ebrei furono cacciati via dalla palestina xche' sconfitti con tanto di tempio di re salomone raso al suolo percio' dire che gli Ebrei hanno occupato quelle terre LA palestina per 1400 anni non e' veto dovettero levare le tende dalla palestina altroche ' e si chiama questo evento Cattivita Babilonese

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    1. Conosciamo abbastanza bene la storia degli ebrei per dire che, con la Diaspora, hanno dovuto abbandonare la loro Terra (che avevano rubato ad altri, Madianiti, Ammoniti, Moabiti, ecc.) e lasciarla libera per l'arrivo, nei secoli successivi, di tribù arabe.

      Poi, nel XX secolo, si ripresentano, appoggiati militarmente dagli inglesi, e pretendono di ristabilirsi.

      Qualsiasi altra considerazione è superflua.

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  7. Lei non conosce la storia. Ho impiegato due anni per riportare in vari capitoli di un mio libro di 800 pagine ANCHE la storia della Palestina e non sulla base della Bibbia. Il regno di Davide si divise in due regni sotto il figlio Salomone perché gli ebrei del nord non volevano più finanziarie le manie di grandezza di Salomone. Così si formò il regno di Israele a nord con capitale Samaria e il regno di Giuda a sud con capitale Gerusalemme. Il regno di Israele perse presto la sua indipendenza perché divenne vassallo del regno di Babilonia. Il regno di Giuda rimase indipendente sino alla conquista romana sotto Pompeo, ma continuò ad avere una sua autonomia politica: gli ebrei si governavano con le loro leggi purché pagassero il tributo a Roma. Nel 70 d. C. Tito, figlio dell'imperatore Vespasiano e futuro imperatore per tre anni, distrusse il tempio-mattatoio di Gerusalemme. Ma dopo l'ultima rivolta del 140 il regno di Giuda perse anche l'autonomia e fu cancellato come Stato e ricompreso come provincia romana.Il tempio distrutto da Tito non era quello costruito da Salomone su disegno del padre Davide. Infatti questo tempio fu completamente raso al suolo da Nabuconosor nel 587 a.C. per punire gli ebrei che avevano tradito l'alleanza con Nabuconosor per allearsi con l'Egitto nemico di Babilonia. Dopo aver sconfitto l'Egitto Nabuconosor si volse contro il regno di Giuda distruggendone il tempio (mattatoio). Quando dopo l'editto del 537 di Ciro il grande (che aveva inglobato il regno di Babilonia nel regno persiano) fu permesso agli ebrei (o meglio ai discendenti di quelli deportati da Nabuconodor)di tornare in Palestina allora soltanto fu costruito il secondo tempio (in realtà un secondo grande mattatoio). Ma non tutti gli ebrei furono deportati in Babilonia. Lo stesso Nabuconosor volle che i contadioni rimanessero in Palestina perché le terre non fossero abbandonate. Così alla popolazone (la maggioranza) rimasta in Palestina si aggiunsero quasi tutti gli ebrei provenienti da Babilonia perché resio liberi da Ciro il grande. Se lei arriva a confondere il tempio (mattatoio) fatto costruire da Salomone con il secondo tempio (mattatoio) fatto costruire dopo il 537 evidentemente deve lei imparare la storia e non dare lezioni a me.

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    1. Dev'essere andata come dice lei, professore.

      Io non metto lingua. Dico solo che, avendo da poco finito di leggere l'autobiografia di Giuseppe Flavio, ho capito che gli ebrei erano furiosi per la presenza dei romani e volevano ammazzare anche Giuseppe Flavio, benché sacerdote, reo di essere troppo amico degli occupanti stranieri.

      Gli fecero molte imboscate, dalle quali riuscì sempre a scampare.

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  8. Aggiungo che LA prima cosa detta dagli Ebrei nel loro esilio fu" signore non abbiamo ne templi ne Re ne una citta santa ne ' una sinagoga ne ' una scuola ne offerte ne sacrifici ne preti ne rabbini ,non abbiamo piu NULLA ,,LA sola cosa che abbiamo e' un cuore contrito" ,ecco CIO che ha scritto il Profeta Daniele,ora se l'integralista israeliano melis si sente superiore a un profeta va bene basta saperlo ,profeta Pietro melis ,gli Ebrei sono degli usurpatori di terre non rispondono piu all'Onu sono uno stato canaglia che non rispetta nente hanno violato piu di 100 risoluzioni dell'Onu ,paese da spianare una Volta per tutte insieme ai massoni

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    1. A chi era rivolto il discorso di Daniele?
      Bisogna conoscere il contesto.

      Ma se poi Nabucodonosor gli ha permesso di partire, immagino siano tornati nella loro terra, per ricostruire il tempio.

      Non hanno dimenticato la loro identità, per questo.

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  9. Fonte LA civilta cattolica rivista piu antics d'italia e'dal 1850 che viene stampata :" nabocodonosor mori a 80 anni ,LA prigionia o cattivita babilonese duro dal 605 a.c. per piu di 70 anni dopodiche Con Ciro succeduto a nabucodonosor gli ebrei tornarono in palestina ma pochi xche' tanti stavano bene a babilonia " che il popolo pezzente ebreo in parte fosse rimasto in palestina e' vero ma da pezzente sconfitti schiavo ,i pochi ebrei rimasti randagi erano senza guide , l'elite I rabbini I tesori tutto ando ' a babilonia ,gli ebrei sono stati sconfitti da nabucodonosor in 4 battaglie ,poi mi deve dire I'll prof se non dalla bibbia da quali altri testi si abbevera visto che LA bibbia e' I'll piu antico di tutti ,a me sa che al prof piaccia corregere a suo personale gusto I vari avvenimenti per poi arrivare a delle comclusioni tutte da confutare Riga per Riga ,non lo faccio xche' se no mi vengono le ansie

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  10. "Ma se poi Nabucodonosor gli ha permesso di partire..."
    Non fu Nabuconosor a permettere agli ebrei di tornare in Palestina ma, come ho detto, Ciro il grande. Nabuconodor era già morto nel 537 e il regno di Babilonia era stato inglobato senza colpo ferire nell'impero persiano. A Sed Vaste (che farebbe meglio a presentarsi con nome e cognome) non intendo più replicare. E' come parlare ad un sordo fanatico e ignorante che non vuole accettare la verità storica. Basti considerare che confondeva il tempio di Salomone (300 mogli e 700 concubine) con il tempio distrutto dai Romani nel 70 d. C. Ripeto per concludere il pensiero del filosofo Robert Nozick già da me citato: quanto tempo deve passare perché l'occupazione con la violenza di un territorio abitato da altre popolazioni diventi diritto di proprietà dell'invasore? Gli arabi sono degli invasori, come lo sono stati i turchi che si sono sovrapposti nelle terre conquistate dagli arabi andando anche oltre ponendo fine all'impero bizantino e occupando quasi tutta la pensisola balcanica. L'impero turco ebbe fine con la prima guerra mondiale con la repubblica laica di Kemal Ataturk, che oggi quel farabutto di Erdogan ha trasformato in una repubblica islamica.

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  11. Purtroppo, finché gli uomini regoleranno le loro controversie sulla base dei rapporti di forza, sarà sempre impossibile stabilire a chi è appartenuto, appartiene e apparterrà il territorio conteso.

    Così va il mondo. Non vedo vie d'uscita, se non lo sterminio definitivo, la Soluzione Finale, da una parte o dall'altra.

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  12. Free animals I'll prof deve capire che come ho gia detto sugli Ebrei ho letto tanto tanto e tanto percio rispondo1 il tempio di re Salomone fu distrutto rasato all suolo da nabucodonosor 2 fu ricostruito e rasato dinuovo al suolo dai Romani tante' che ci rimarra solo I'll muro del pianto 3 cerco ' di ricostruirlo Giuliano l'apostata un Imperatore che stravedeva per gli Ebrei impestati ma non vi riusci xche' prese fuoco tutto quanto quasi come UNa maledizione ,a me sa che diciamo le stesse cose io e il prof solo che cambiamo I condimenti, sul Nome mi dispiace ma io voglio fare il visto tranquillamente senza patemi

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