sabato 15 dicembre 2018

Antonio è morto, ucciso dal multiculturalismo


Testo di Tul della Quaia

Attenzione, post cinico. Molto cinico. Pregasi passare oltre buonisti e cittadini del mondo inclusivi ed equosolidali dai buoni sentimenti e dalla lacrimuccia facile. E dunque Antonio Megalizzi, il giornalista italiano gravemente ferito nell'attentato di Strasburgo, sarebbe in coma in un letto di ospedale. I medici, che lo avrebbero dato per inoperabile, attenderanno 48 ore per decidere se staccargli o no la spina.



Ora, dopo aver sentito tesserne le lodi ubiquitariamente dai suoi colleghi giornalisti che l'hanno descritto come un moderno e dinamico cosmopolita dall'invidiabile curriculum europeo, sono andato, spinto dalla mia solita e inevitabile curiosità, a guardarmi la sua pagina Facebook. E ne ho tratto la netta impressione che si tratti del classico intellettualoide di sinistra con tutte ma veramente tutte le fissazioni del Pensiero Unico Politicamente Corretto: pro UE, pro immigrazione, pro cannabis, pro aborto, pro gay, pro islam, pro Napolitano, pro Renzi, pro Aquarius; eroico dispensatore di saggezza multiculturalista a sostegno dell'Europa e dei suoi elitari rampolli; instancabile incensatore di quanto meravigliosi siano Moscovici e Macron e, per contro, di quanto ignoranti, gretti, bifolchi e razzisti siano Salvini, Di Maio, la Meloni e chiunque osi discostarsi anche di un solo millimetro dal pensiero mainstream europeista e mondialista.


Or bene, secondo voi cosa potrò mai pensare, io becero ignorante sovranista, populista, antieuropeista, razzista e fascista, di un tizio che fino a poco prima di ridursi a un vegetale ha difeso a spada tratta la stessa Europa che ha acconsentito a gente come Cherif Chekatt, figlio "francese" di immigrati marocchini, di crescerle in seno, suggendo e covando odio fino a uccidere i suoi stessi fratelli europei? Nulla, se non richiamarmi ad un vecchio adagio popolare: chi è causa del suo mal pianga se stesso. Vai Megalizzi, mettiti in fila per il tuo paradiso. Il paradiso accogliente e multiculturale di tutte le religioni, tutte le razze e tutti i popoli. Compresi quelli che hai tanto voluto accogliere e dai quali sei stato ucciso. E così sia. Amen, e - per non sembrarti troppo poco inclusivo - Inch'Allah.

7 commenti:

  1. Anch'io sono stata tentata dalle stesse riflessioni ma qui siamo tutti vittime di un gioco più grande di noi , compreso l'attentatore che è morto ( se è vero , perchè ormai diventa difficile credere a qualsiasi cosa )

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    1. Se hai un'ora di tempo, guardati questo video.

      Sono d'accordo anch'io con Mazzucco secondo cui le tre vittime siano state uccise da un killer professionista, prendendo poi di mezzo, come capro espiatorio, tale Cherif Chechatt.

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  2. Un sini-stronzo di meno. Speriamo solo che, morendo, abbia capito i propri errori.

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  3. In fondo, Antonio Megalizzi non è che la ennesima prova del fatto che le economie forti danno origine al pensiero debole, il quale è poi una delle principali cause della loro rovina.

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  4. Sono stato attaccato per avere detto le stesse cose nel mio blog pietromelis.blogspot.com
    sabato 15 dicembre 2018
    ANTONIO MEGALIZZI DUE VOLTE VITTIMA
    Vittima del terrorismo islamico e del suo ingenuo e stupido europeismo.Non capì mai che l'UE è una dittatura imposta contro la sovranità degli Stati.
    Antonio è morto, ucciso dal multiculturalismo

    Testo di Tul della Quaia

    Attenzione, post cinico. Molto cinico. Pregasi passare oltre buonisti e cittadini del mondo inclusivi ed equosolidali dai buoni sentimenti e dalla lacrimuccia facile. E dunque Antonio Megalizzi, il giornalista italiano gravemente ferito nell'attentato di Strasburgo, sarebbe in coma in un letto di ospedale. I medici, che lo avrebbero dato per inoperabile, attenderanno 48 ore per decidere se staccargli o no la spina.

    Racconto nel mio blog quanto è successo dopo aver scritto quanto sopra anche riportando il presente articolo di questo blog
    giovedì 20 dicembre 2018
    DISTURBATORI PROVOCATORI AL MIO TELEFONO

    Un mio commentatore mi ha lasciato in commento il link della trasmissione La zanzara di Radio 24 Ore dicendomi che, avendo letto il mio post di martedì 18 dicembre, aveva ascoltato la trasmissione in cui avevo ricevuto una telefonata da Radio 24 Ore. Le cose però sono andate in questo modo: ricevo una telefonata da una certa radio Padania internazionale al telefono fisso. Si è rifiutato di dirmi come avesse trovato il mio numero di telefono anche considerato che non figuro nell'elenco. La stessa sera ricevo una telefonata al telefonino da Radio 24 (trasmissione la Zanzara) che però non ha portato in registrazione la telefonata ricevuta da un noto provocatore usante sempre un linguaggio volgare e scurrile (a cui, alla fine della telefonata, per adeguarmi al suo linguaggio, ho detto di rompermi i coglioni). Questo volgare individuo ha inserito la telefonata di Radio Padania. Ma anche questo individuo non mi ha voluto spiegare come avesse avuto il numero del mio telefonino. Non se se quello di Radio Padania in effetti fosse uno di Radio 24Ore presentatosi come Radio Padania. Quello che si è presentato come Radio Padania però mi ha lasciato il suo indirizzo email dopo avermi detto che si chiama Matteo Valsini. Sarà vero? Boh!
    Si può sentire la telefonata registrata in Radio 24 a partire dal minuto 75:40
    Trasmissione del 19 dicembre 2018 | Radio24 - Il Sole 24 Ore


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  5. Ho riscritto il post dopo avere scoperto che l'inesistente Valsini era l'imitatore Andro Merkù, utlizzato da due squallidi individui che sono Cruciani e l'ebreo di m...Parenzo
    giovedì 20 dicembre 2018
    DISTURBATORI PROVOCATORI AL MIO TELEFONO

    Un mio commentatore mi ha lasciato in commento il link della trasmissione La zanzara di Radio 24 Ore dicendomi che, avendo letto il mio post di martedì 18 dicembre, aveva ascoltato la trasmissione in cui avevo ricevuto una telefonata da Radio 24 Ore. Le cose però sono andate in questo modo: ricevo una telefonata da una certa radio Padania internazionale al telefono fisso. Si è rifiutato di dirmi come avesse trovato il mio numero di telefono anche considerato che non figuro nell'elenco. La stessa sera ricevo una telefonata al telefonino da Radio 24 (trasmissione la Zanzara) che però non ha portato in registrazione la telefonata ricevuta da un noto provocatore usante sempre un linguaggio volgare e scurrile (a cui, alla fine della telefonata, per adeguarmi al suo linguaggio, ho detto di rompermi i coglioni). Questo volgare individuo ha inserito la telefonata di una asserita, quanto inesistente, Radio Padania. Ma anche questo individuo non mi ha voluto spiegare come avesse avuto il numero del mio telefonino. Avevo nutrito il dubbio che esso si fosse prestato a Radio 24 Ore e che perciò si fosse presentato sotto falso nome. Infatti mi ha lasciato anche un falso indirizzo email (lupi12799@gmail.com) dopo avermi detto che si chiamava Matteo Valsini. In realtà si tratta di un imitatore che risponde al nome di Andro Merkù. Ho scoperto tutte queste falsità leggendo il denigratorio
    'Megalizzi? Chi se ne frega se è morto', l'agghiacciante opinione in ...


    https://it.blastingnews.com › Cronaca

    1 giorno fa - Il professor Pietro Melis insulta la memoria di Antonio Megalizzi, il giornalista italiano morto ... Chi se ne frega se è morto', l'agghiacciante opinione in onda a La Zanzara ... Quest'articolo è parte del Canale Cronaca Nera. ... La Zanzara (telefonata andata in onda il giorno successivo), dopo aver augurato la ...
    Si può sentire la telefonata registrata in Radio 24 a partire dal minuto 75:40
    Trasmissione del 19 dicembre 2018 | Radio24 - Il Sole 24 Ore
    Chi si vuole divertire telefoni a Radio 24Ore (La zanzara) oscurando il numero premettendo *67# a 023022 (La zanzara) per mandarli affanculo come meritano

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