Portando la spesa alla sora Silvana

Ultimamente, c’è stato un crescendo di richieste, da parte dei tiranni, nei confronti della popolazione. Tiranni sono tutti quei capi, capetti, kapò che fanno a gara a chi tormenta di più i propri sottoposti. Bulli legalizzati. Qui da me si può ancora circolare per strada senza mascherine, ma in Lombardia è diventato obbligatorio, su iniziativa di Attilio Fontana e siccome il governatore della mia regione, Massimiliano Fedriga, appartiene allo stesso squallido partito di Fontana, mi aspetto da un momento all’atro che anche il giovane rampollo veronese, con la faccia da bravo ragazzo, imiti il suo collega lombardo. Per il momento, lo stolto leghista che siede nel consiglio regionale di Trieste, mi ha messo in difficoltà solo con l’acquisto della spesa, dal momento che per me la mascherina e i guanti sono un atto di sottomissione che il tiranno esige dai suoi sudditi. Per fortuna, il popolo si aiuta, per resistere alle scellerate pretese dei dittatori. Ecco che nella lista della spesa della sora Silvana ho chiesto di poter aggiungere della passata di pomodoro per me ed ella è stata ben contenta di aiutarmi. Ad entrare nel supermercato è stata una sua amica, anche lei senza macchina, e ovviamente munita di mascherina e guanti. La sora Beppa, questo il suo nome, si è messa in fila, spingendo il suo carrello, dietro gli altri zombie, anch’essi bardati nella medesima guisa. Io ho solo messo la macchina e ne ho approfittato per fare un breve video. E’ bello quando la gente si aiuta. C’è uno spirito cooperativo che normalmente non si percepisce. La Sora Silvana ha insistito per pagarmi qualche spicciolo per la benzina, che io non volevo accettare. Domani la porto in posta e nei prossimi giorni in cimitero. Alla faccia di carabinieri, vigili urbani, governatori di regione e virus vari.