mercoledì 4 novembre 2020

Chi semina pagliacciate, raccoglie disprezzo


Testo di 
Elena Cavagni

Questo non vuole essere un post strappalike o consensi perché parla di ovvietà e l'ovvietà non ha bisogno di consensi. Non è il genere di post che amo fare o che ho mai fatto, ma oggi lo ritengo necessario, in quanto purtroppo scioccata della gente che ha il mio stesso diritto di parola e a cui invece andrebbe tolta questa libertà. Oggi sotto ad un video di un amico che ironizzava sulla sua omosessualità ho letto questi commenti: "Menomale che non vi riproducete", per poi evidenziare che invece purtroppo lui, il leone da tastiera omofobo, si era riprodotto e non solo una volta, definendo i suoi figli "normali", per poi continuare convinto con: "Io vi manderei tutti in Russia". Il disagio purtroppo non era solo il suo, infatti altri commenti di altri "leoni": "Sei uno scherzo della natura", "Essere gay non è un vanto"! Be' mi sono vergognata al posto loro. Meditiamo, gente, meditiamo. Nel 2020 c'è ancora un ignoranza e una cattiveria che più che paura fa rabbrividire. Meritiamo l'estinzione.

3 commenti:

  1. Risposte
    1. L'autrice è contro l'omofobia ma anche contro le esagerazioni dei gay Pride.

      Lo so perché ho avuto con lei una piccola discussione su Facebook.

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  2. a casa loro facciano come vogliono. In pubblico si fa come diciamo Noi "normali". In natura esiste solo la Femmina ed il Maschio. Altro non previsto. E più propagandi e più mi ti metti contro. Se tu rompi me io rompo te due volte. Gombresa l'imbortanza? Mina

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