venerdì 27 ottobre 2023

Il lato oscuro della bontà


Dai nemici mi guardo io, ma dagli amici mi guardi Iddio! E’ così che rimaniamo fregati. Il nostro medico di fiducia ci dice di vaccinarci e poi moriamo di malore improvviso. I nostri governanti, da noi votati, ci dicono la stessa cosa e, in generale, dichiarano di agire per il nostro bene. E così ci ritroviamo agli arresti domiciliari, più poveri di prima e privati delle libertà fondamentali. Ed ecco che, sul caso del cervo domestico, saltano fuori gli esperti, quelli che hanno studiato, che sono o dovrebbero essere nostri alleati, e che, dall’alto della loro torre d’avorio, ci dicono come dobbiamo trattare gli animali. Oh, voi animalisti disneyani, ascoltate chi ne sa più di voi! Se vedete un cervo che si comporta stranamente, e che in modo anomalo viene verso di voi, prendete dei sassi e tirateglieli, fate rumore, schiamazzate e agitate le braccia. Spaventatelo! E’ per il suo bene. Se andate a Venezia non mettete qualche briciola sul palmo della mano, stendendo il braccio, perché così vi vengono i passeri a mangiare in mano. Buttate via le briciole. Battete le mani, spaventateli, perché il mondo è crudele e pieno di gatti. Scacciateli! E’ per il loro bene. Se andate a sedervi su una panchina del parco, non portatevi dietro le granaglie per i piccioni, non date loro da mangiare, perché l’amministrazione comunale è sempre pronta a sfoltirli, a mettere il veleno, perché sono troppi e scagazzano dappertutto. E se vi viene voglia di mettere i semi di girasole nelle mangiatoie del giardino, il vostro vicino potrebbe mettere le bacchette del vischio nel suo. Perciò scacciate le cince, dissuadetele dal venire a farvi visita. E’ per il loro bene. Continuo o mi fermo qui? I veri animalisti sono quelli che incutono paura agli animali, per lo meno quelli selvatici. Questo insegnano gli zoologi laureati. Ma voi, animalisti che hanno guardato troppi cartoni animati della Disney, voi non la volete capire! Siete dei testoni, oltre che dei romantici ingenui e con la testa fra le nuvole. Ascoltate gli scienziati, invece, non date retta al vostro buon cuore, giacché il mondo è cattivo e di cacciatori imberbi ce ne saranno sempre. E il “vostro” cervo, i “vostri” piccioni, le “vostre” cinciallegre faranno sempre una brutta fine. E sarà anche colpa vostra!

3 commenti:

  1. Un ragionamento che appare paradossale, ma che ha un fondo di verità.
    Qualcuno ha detto che per aiutare la natura ci vorrebbero più spazi selvaggi, abbandonati a sè stessi, piuttosto che riserve naturali controllate dall'uomo.
    Ed io sono d'accordo.

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    1. "più spazi selvaggi, abbandonati a sè stessi"?

      Ma è proprio quello che vogliono gli Illuminati, con la loro agenda che implica il depopolamento!

      E allora, perché ci opponiamo ai loro progetti?

      Lasciamoli lavorare!


      Gli zoologi accademici, uno dei quali mi ha bannato su Facebook, mentre l'altro su Twitter non mi risponde nemmeno, accettano il mondo così com'è, senza sforzarsi di cambiarlo.

      Io non lo accetto, non l'ho mai accettato per come è, ma ho sempre indicato la luna agli stolti che invece continuavano a guardare il dito.

      A Genova, nel luglio 2001, avevamo uno slogan bellissimo: "Un altro mondo è possibile".

      Io ci credo ancora!

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    2. Io infatti sono d'accordo.
      Quello a cui dobbiamo opporci non è il fine (la riduzione della popolazione), ma gli eventuali mezzi scorretti (ovvero non pacifici).

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