domenica 3 novembre 2024

Il tradimento di coppia dal punto di vista evolutivo


Testo di Lumen

Il tradimento del partner rappresenta una delle sofferenze psicologiche maggiori che possa subire l'essere umano. Le motivazioni biologiche della gelosia sono abbastanza ovvie e sono legate all'investimento riproduttivo. L'uomo teme di dover allevare un figlio non suo, mentre la donna teme di non avere dal partner tutto il supporto necessario. Oggi però, nella specie umana il rapporto tra sesso e riproduzione è diventato molto più tenue, per cui, a livello strettamente evolutivo, la gelosia sessuale dovrebbe essere molto meno importante. Eppure le cronache non sembrano mostrare molte differenze. Perché? Perché il tradimento del nostro partner, che ha preferito un'altra persona a noi, ci fa sentire inferiori al nostro rivale. E questo - secondo il meccanismo psicologico che lega la felicità al senso di superiorità - ci rende automaticamente arrabbiati ed infelici. 

8 commenti:

  1. Grazie per avermi citato.
    Non me lo aspettavo, ma mi ha fatto piacere.

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    1. Questo è solo l'inizio.

      Seguendo il consiglio "Nosce te ipsum", temo che faccia parte del mio bagaglio culturale - non è bello da dire - anche il fatto di essere fedifrago.

      Perciò l'argomento m'interessa.

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    2. Credo che lo siamo un po' tutti. Chi solo teorico, chi praticante...

      In natura ci sono alcune specie strettamente monogame, ma tra queste NON rientra l'homo sapiens.
      Non è colpa, nè merito di nessuno.

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  2. "Eppure le cronache non sembrano mostrare molte differenze. Perché? Perché il tradimento del nostro partner, che ha preferito un'altra persona a noi, ci fa sentire inferiori al nostro rivale."

    Caro Lumen, non voglio contestare per l'ennesima volta la tua teoria (senso di superiorità = felicità). Un'infedeltà può essere anche una bella scocciatura per chi la subisce (può significare infatti doversi riorganizzare l'esistenza): può essere questo il motivo dell'infelicità, non tanto di sentirsi inferiore al rivale.
    Comunque oggi siamo tutti più o meno infedeli. Diceva giustamente Gesù: chi guarda una donna in un certo modo ha già commesso adulterio. E com'è possibile oggi resistere alle tentazioni? Mobilità e demografia ci fanno incontrare di continuo gente attraente, simpatica, intelligente a cui è difficile resistere. E perché poi resistere, negarsi una piccola felicità? Quel tale o quella tale che s'interessa a noi ci fa sentire di nuovo unici, importanti, e ci strappa a relazioni forse soddisfacenti, ma anche un po' noiose, insomma di routine. Poi non è detto che un'avventura, una scappatella, comprometta la vecchia e più stabile relazione. Insomma, l'infedeltà è inevitabile e fa magari anche bene alla relazione stabile. Gesù aveva visto giusto.

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    1. Se è vero che Gesù stava con la prostituta Maddalena, ha poco da dare insegnamenti morali!
      Freeanimals

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    2. Caro Sergio, in effetti su quel concettio sono un po monotono, lo ammetto, ma non è colpa mia.
      Qual è la classica reazione del tradito quando viene a conoscenza del rivale?
      "Ma in fondo, cosa ha lui (o lei) più di me ?"

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  3. E' un argomento complicato, in cui abbiamo la classica situazione (molto frequente nella società umana) in cui il bene e il male si possono scambiare.
    Il tradimento solo sessuale potrebbe anche essere utile alla coppia stabile, ma se poi degenera in un rapporto di amore ?
    Credo che sia questa la vera trappola.

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  4. A me sinceramente sarebbe dispiaciuto se mi avessero, a suo tempo, gallato la mogliera, e tutti i moti e/o sentimenti della nostra mente non credo si possano spiegare, vivisezionare, essendo noi tutti, in fondo, esseri ibridati dotati di istinti che spesso prevaricano la cosiddetta ragione.

    Noto che tutti più o meno, atei, agnostici, credenti, tutti dicevo tiriamo per la veste, il mantello il povero cristo, anche quando come, nel caso in esame, forse non ce ne sarebbe bisogno. Tira qua, tira là, il povero nazareno, ove crocifisso ai nostri giorni, si sarebbe presentato pressoché ignudo al supplizio, con sommo disappunto di Longino ed altri armigeri che si sarebbero giocati ai dadi una beata minkia, anziché le vesti del maestro e dei birbaccioni...

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