Testo di Nicola Abbagnano
La tecnica è contro natura: questa credenza è alla base di ogni condanna della tecnica. Un “ritorno alla natura” è la via d’uscita che sembra imposta da questa condanna ed è infatti l’insegna della critica radicale della società tecnologica. […] Intelligenza e attività tecnologica si sono sviluppate di pari passo e perciò nulla di ciò che l’uomo produce è contrario alla sua natura; uno strumento di silice non è “più naturale” di una macchina complessa dell’industria moderna o l’energia atomica “meno naturale” del fuoco che i nostri antenati facevano faticosamente sprizzare dall’urto di due pietre.
[“Gli scrittori e i giovani”, a cura di Paola Gozzi Gorini – Paccagnella Editore, 1974]
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