Fonte: ADN kronos
E' morto a Roma, Luigi Molon, 76enne proprietario di Casa Rosa, il cimitero degli animali del Portuense, nato per iniziativa del padre Antonio, già veterinario del Duce, che nel suo cimitero, alla periferia della capitale diede sepoltura anche alla gallina dei figli di Mussolini, nel lontano 1923. 'Mino', questo il nome con cui era conosciuto Molon dagli amici e dai familiari "era un uomo buono, pronto ad essere presente alle difficoltà altrui nonostante le sue difficoltà di salute, ma pronto anche alla battuta, ad una barzelletta, alla risata", ha ricordato sui social la sorella Lisetta, dando notizia della sua scomparsa. Alla fine dello scorso ottobre lo stesso Molon, conversando con l'AdnKronos, aveva ricordato, con soddisfazione, come il suo fosse l’unico cimitero italiano autorizzato alla sepoltura degli animali, con tanto di nome e lapide. Nella struttura di Luigi, anche lui veterinario come il padre, sono presenti un migliaio di spoglie degli amati quattro zampe. Ora bisognerà capire cosa ne sarà di questo posto che Molon aveva preservato e continuato a gestire negli anni, con tanta passione e tanta fatica. Oggi il telefono suona a vuoto, nessuna risposta per chi cerca notizie.
A rivolgersi ai 'servizi funebri' dello scomparso Molon, negli anni sono stati in tanti: attori, politici, personaggi pubblici. Anna Magnani ha accompagnato qui i suoi gatti, Peppino De Filippo ci portò il suo Fido, Brigitte Bardot lo scelse per uno dei suoi tantissimi amici a quattro zampe, Michelle, che riposa al Portuense con tanto di lapide, come altri felini e tanti cani. Tutti 'omaggiati' con data di nascita e di morte sul marmo, alcuni con foto, altri con una frase di eterno affetto, in un campo pieno di verde e di ricordi che attraversano l'ultimo secolo e raccontano tante storie del nostro paese. "Negli ultimi dieci anni è stato un boom di politici che sono arrivati per poter dare sepoltura a cani e gatti", aveva raccontato Molon. "C’è un parlamentare che ha fatto seppellire 22 tra cani e gatti, un altro ne ha poi quattro…". La prima sepoltura fu però, come ricordato, pre-repubblicana, di regime: "Nel ’23 - era il racconto di Molon - mio padre Antonio, che era il veterinario di Mussolini, si occupò di tumulare la gallina del Duce, con cui giocavano i figli Romano, Vittorio e Bruno".
Sempre a Casa Rosa, riposano in eterno i cani di Casa Savoia. Poi non mancarono i presidenti della Repubblica, come Leone e Pertini: il primo lasciò qui gli amati gatti, l’ex partigiano invece il suo barboncino gigante di nome Trick. A Casa Rosa vennero tumulati anche altri animali, meno mansueti. "Un cliente mi ha portato un leone, un altro una tigre, ma almeno era cucciola, mentre il leone non so proprio come poteva averlo a casa…", aveva ricordato Molon.
Sto facendo ricerche per vedere se esistono , perlomeno nel nord , cimiteri per animali
RispondiEliminaMi danno solo servizi di cremazione per poi tenersi l' urna a casa .
Ho sentito che proprio in questi giorni il comune di Milano ha concesso di seppellire gli animali domestici col proprietario , ma senza mettere nome e date , e la foto solo se è col padrone .
È già qualcosa , ma è ancora un' assurdità, in quanto gli animali domestici vivono meno degli umani , quindi dove si possono mettere in attesa che muoia pure il padrone?.
Ho un giardino a casa , ma è condominiale , altrimenti il problema sarebbe risolto, oppure lo seppellirò vicino al fiume a 2 km.
Mia figlia ha dovuto andare fino a Padova per cremare il suo bull terrier, dopo di che le hanno dato le ceneri dentro l'urna, con tanto di foto. In tutta la città di Trieste, dove teneva il cane, non c'è questo servizio.
EliminaIo sono fortunato perché ho giardino di proprietà, che già ne ospita due: Pupetta, vissuta 13 anni e mezzo, e Petunia, morta giovane a 5 anni, per malattia.
Pure qui dove abito io:esiste la cremazione x animali,e l'urna la puoi portare a casa.
RispondiEliminaBase66
Credo che l'incenerimento sia obbligatorio per legge e in genere sono i veterinari che se ne prendono l'incarico.
EliminaQuindi, io sono un abusivo perché le mie due brachicefale morte le ho nel giardino davanti casa, con tanto di piccola lapide.