sabato 18 maggio 2013

Legittima difesa

 



Un elefante in Zimbabwe ha calpestato e ucciso un bracconiere che stava cercando di uccidere l’animale selvatico. La vittima è Salomone Manjoro e l’episodio è avvenuto nel Parco nazionale Charara a Gatshe-Gatshe, Kariba, scrive il giornale domenicale The Sunday Mail. Secondo cui, Manjoro e il suo amico Noluck Tafuruka hanno visitato il parco tra il 19 aprile e il 26, armati di due fucili, con l’obiettivo di cacciare i pachidermi. Il bracconiere deceduto pare che abbia provato a sparare all’elefante prima di essere calpestato.
 I resti di Manjoro sono stati trovati dopo che Tafuruka è stato arrestato con l’accusa di possesso di armi da fuoco senza licenza, continua The Sunday Mail. Ma anche un terzo uomo legato all’incidente di bracconaggio è finito in manette.

TreeHugger, sito green di portata internazionale, si è interrogato sulla reazione dell’esemplare ed è arrivato a questa conclusione: “Forse, visto che sempre più animali hanno perso i familiari a causa della caccia di frodo, sono diventati più aggressivi nei confronti delle persone che ritengono minacciose”. 
Gli elefanti vengono presi di mira per il loro avorio, tanto che il numero dei pachidermi sopravvissuti è stato drasticamente ridotto. Circa 40.000 elefanti vengono macellati ogni anno, secondo l’Elefante Advocacy League.
“Gli sforzi di conservazione effettuati per gli elefanti africani, una delle specie africane più rappresentative, sono seriamente messi in pericolo dal bracconaggio, alimentato dalla crescente domanda di avorio”, ha detto Matthew Lewis, esperto di specie africane, al World Wildlife Fund.
Tra l’altro, santuari protetti e parchi nazionali non fermano i bracconieri. Il 6 maggio scorso, ad esempio, almeno 26 elefanti sono stati uccisi quando i bracconieri – armati di fucili – hanno preso d’assalto il Parco nazionale Dzanga-Ndoki, nella Repubblica Centrafricana e hanno strappato agli elefanti le zanne.

Nessun commento:

Posta un commento