lunedì 20 maggio 2013

Un porco in visita al cimitero


 


“Era da tempo che desideravo venire a visitare i prosciuttifici di San Daniele del Friuli, poi ho visto che Daniele Damele è diventato commissario comunale e allora gli ho chiesto di organizzarmi una visita. Ho così potuto apprezzare un importante realtà svolta da 31 imprese che danno lavoro a molti addetti”: si è espresso così al termine della mattinata trascorsa a San Daniele del Friuli l’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, che, con i sacerdoti sandanielesi, il presidente e il direttore del Consorzio del prosciutto di San Daniele, Vladimir Dukcevic e Mario Cicchetti, il presidente della Cassa di risparmio FVG, Giuseppe Morandini, l’assessore provinciale, Adriano Piuzzi, e altre persone ancora, lo ha visto protagonista di una visita dapprima in un prosciuttificio di grandi dimensioni e, poi, in un altro a conduzione familiare. L’arcivescovo si è dimostrato molto interessato a produzione e trattamenti cui sono sottoposti i prosciutti, ma a più riprese, ha voluto sottolineare “la valenza che dette imprese hanno anche in quanto garantiscono lavoro a molte persone”. Da ultimo il presule ha ringraziato Damele e tutti coloro i quali si sono adoperati così alacremente per garantirgli “ore di apprendimento”, evidenziando “il coinvolgimento lodevole di chi pensa a lavorare con passione e impegno”.

4 commenti:

  1. Allestendo i forni crematori si potrebbero creare molti "posti di lavoro", perché non farlo?

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    1. Perché noi dissenzienti saremmo i primi ad usufruirne. Meglio non far loro venire cattive idee.

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    1. Non credo che se ne creino poi molti.
      Ceronetti disse che una volta eravamo noi dissenzienti ad essere gettati sui roghi, oggi sono i roghi che si gettano direttamente su di noi, dissenzienti o non dissenzienti.
      A schiacciare il pulsante della bomba atomica basta una persona, cioè un solo posto di lavoro.

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