venerdì 3 gennaio 2014

Non c'è partita!

 
Strano che nessun prete cattolico abbia accettato il confronto con Biglino! Solo un giovane – e io aggiungo inesperto – sacerdote ortodosso si è prestato alla prova. Il traduttore dall’ebraico, il giovane prete, se l’è mangiato in insalata! Risposte sensate e razionali, quelle di Biglino. Campate in aria e inconsistenti, quelle di monsignor Avondios. Avrà avuto anche lo svantaggio di essere straniero, ma le favolette che ci hanno raccontato per duemila anni - si è visto – lasciano il tempo che trovano e sono sempre più rari i “fedeli” che ancora ci credono. L’intervista in stile “Iene”, mostra chiaramente che non c’è confronto tra la verità storica, con tutte le sue lacune, e le favole mitologiche che sono ancora il fondamento teorico delle chiese cristiane. Forse ancora per poco.

5 commenti:

  1. Un terreno inesplorato quello del mistero dell'esistenza in cui Biglino tenta (ed io gli credo) di interpretare correttamente la bibbia facendo emergere la realtà del racconto ovvero quella di essere schiavi "creati" per servire qualcun altro (?) alla stregua di chi si costruisce un bastone, un fucile, una barca o un'auto per la propria utilità. Questo almeno varrebbe per gli ominidi cioè per noi. Sull'origine e sul mistero dell'esistenza (uomini, animali, piante, galassie, cosmo etc) ci vorrebbe un altro Biglino (o forse tanti) e qualche bibbia che, per ora ed a quanto sembra, non è stata ancora trovata.
    Ciao Roberto.

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  2. L'unico punto dell'intervista in cui non concordo con Biglino è la sua risposta alla domanda su quale sia il senso della vita (minuto 16.45 del video) che, a suo parere, sarebbe quello di realizzare se stessi al meglio e sviluppare, sempre al meglio, i propri talenti. Tanto per "obbedire" al dna (software) impiantatoci dai presunti manipolatori genetici creatori dell'attuale razza umana. Credo che qualsiasi possa essere il senso della vita, posto che ne esista uno, mi parrebbe (quello di essere schiavi) non conforme al modello dell'universo che mi sembra un tantino più tendente alla "perfezione" che non include necessariamente un modello padrone - schiavo.

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    1. Ci hanno provato in tanti, ad illustrare il senso della vita, perfino un Bonolis, con una trasmissione che recava quel titolo. Ma a me viene in mente anche un film demenziale che ho visto molti anni fa, intitolato "Monty Pyton".

      Penso che ognuno di noi si sia fatto la sua idea.
      A me fa impressione il modo che gli atei hanno di salutare i loro amici al funerale: "A mai più rivederci".

      Inesorabile saluto.

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  3. E l'intimidazione di cui è stato vittima...?

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    1. Sembra sia stato chiarito che si è trattato di un bluff.

      Se lo volessero veramente morto, non lo avrebbero avvisato.

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