Testo di Gero Giardina
Allora, diciamola
tutta. Quanta gente comune prende calci, pugni e coltellate per
i motivi più abbietti e stupidi, solo per aver reclamato rispetto e
dignità professionale e di punizione degli autori manco a parlarne,
perché, come al solito, tutto passa in sordina. Quanti autisti dei
mezzi pubblici o controllori delle ferrovie e insegnanti sono stati
presi a botte e accoltellati senza avere avuto un minimo di giustizia
e di considerazione. Quanti poliziotti e carabinieri,
quotidianamente, vengono presi a botte nell'adempimento del proprio
dovere e vediamo gli autori impuniti. E ora? Un bullo di
merda sferra una testata e un paio di randellate sulla schiena ad un
cronista della Rai........apriti cielo!
Fermo di polizia giudiziaria per
i reati di lesioni personali gravi e violenza privata, con
l'aggravante del contesto mafioso. (E quando s'è visto mai!) Tutto
la comunità civile, attonita, attende fuori dal carcere l'esito
dell'interrogatorio di garanzia del picchiatore mafioso e tutti i
media, sono lì pronti a scrivere la cronaca, in attesa del processo
mediatico (di quello giudiziario non gliene frega un cazzo a nessuno). Gentiloni e Mattarella solidali col cronista (wow). Tutte le
istituzioni scandalizzate e indignate alla stessa maniera come se
avessero preso a ceffoni Papa Bergoglio. Bravi e
complimenti per la solidarietà verso quel poveraccio, che se fosse
stato meno arrogante (a dire dell'autore), avrebbe evitato la scarica
di legnate e il naso rotto e bravi i magistrati che hanno rovistato
nel codice penale e nel codice di procedura penale, una ipotesi di
reato appropriato al caso e una soluzione procedurale, vestita a
misura del "casus".
Ora mi faccio due domande e le
giro anche a voi, amici e colleghi:
A)- la prossima volta che un
appartenente alle forze dell'ordine, un medico della ASL, un
insegnante, un ferroviere o un servitore qualsiasi dello stato
dovesse prendere un "tuzzo" in faccia, da un pezzo di merda
qualsiasi, cosa faranno tutti gli indignati del caso Spada?
B)-
se per un "tuzzo" e tre randellate dati ad un cronista hanno coniato un nuovo reato e modificato il codice di procedura
penale in fatto di fermo di polizia giudiziaria, con il placet di
buonisti, giustizialisti, perbenisti e radical scic, avverrà la
stessa cosa per uno di noi che, suo malgrado, non fa per mestiere il
giornalista? Ho i miei dubbii. Attendiamo
fiduciosi gli sviluppi. Buona domenica.
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