venerdì 4 ottobre 2019

I bengalesi prendono l’aereo, atterrano in Nordafrica e poi salgono sui barconi


Testo di Giovanna Fisichella (3 ottobre)

Ogni giorno. Arrivano con piccole imbarcazioni. Ieri ne sono arrivati 72 a Lampedusa dalla Libia. Probabilmente hanno navi madre che li lasciano in prossimità dell'Italia. Quelli di ieri sono cittadini del Blangadesh. Allora, i bengalesi non vengono da un paese in guerra, quindi sono migranti economici. Usano questa strategia: prendono l'aereo in Bangadlesh, atterrano in Libia per poi partire con una imbarcazione scafista verso l'Italia. È il modo per arrivare e farsi mantenere dallo Stato italiano per almeno due anni, se si dichiarano richiedenti asilo politico (il tempo di permanenza aumenta con i ricorsi). Dietro ci stanno organizzazioni ad hoc ed anche istituti di credito stranieri, sorti apposta per finanziare questi "migranti" furboni. Aprire i porti e non combattere questa truffa, significa solo far ingigantire il giro d'affari di organizzazioni criminali. A scapito dei cittadini europei, ma soprattutto italiani.

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