martedì 23 aprile 2024

L’urlo di Zenzh


Zenzero: La natura mi piace sempre meno, ogni anno che passa, infatti io sostengo sempre che, tolto l'uomo (che sarebbe già gran cosa), non è che andrebbe benissimo lo stesso. In natura si può morire anche senza l'uomo di mezzo (malattie, un fulmine, un predatore, mancanza di cibo, etc). I viventi sono progettati per soffrire, in generale...fanculo anche alla natura.

Me: I poeti c’erano arrivati da tempo. “Il male di vivere” (Eugenio Montale). “Dentro covile o cuna è funesto a chi nasce il dì natale” (Giacomo Leopardi). Se dessimo ascolto a Marco Aurelio, quando spiegava che la pace e la serenità si acquistano nel momento in cui si accetta la realtà per quello che è – ma non lo diceva solo lui – avremmo risolto il problema. Ma invece, siccome siamo ribelli per natura, in virtù del nostro innato senso della giustizia, e con la complicità dell’empatia, ci ribelliamo a questo planetario stato di cose, e ne soffriamo. Io a volte penso al dolore degli animali, ma anche a quello degli uomini, e lo immagino moltiplicato all’infinito. Infiniti mondi, tutti dominati dalle spietate leggi della natura. Infiniti pianeti dove regna l’arbitrio e la sopraffazione, e resto interdetto, basito, allibito e ammutolito. Per usare una metafora di Guido Ceronetti, il nostro sdegno, la nostra ribellione, è come gridare in sogno. Apriamo la bocca, ci sforziamo di emettere un suono, un urlo, ma non esce niente. Non si sente niente. Siamo ininfluenti su tutto. Siamo un alito di vento che ben presto si perde nella tempesta.

9 commenti:

  1. Mi unisco a voi nella triste constatazione.
    Come diceva Marcello Marchesi (che era un umorista, ma non troppo): 'Siamo nati per soffrire, e ci riusciamo benissimo'.
    Aveva già capito tutto Martco Aurelio duemila anni fa, ma pare che la sua riflessione non sia servita a molto.

    La cosa più triste è che gli uomini (gli animali non so) riescono ad aggiungere ulteriori, inutili sofferenze a quelle che già ci dispensa la natura.
    E poi vogliamo credere in un Dio creatore ?
    Un essere onnipotente avrebbe sicuramente fatto di meglio.

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    1. Sarebbe meglio che Dio non esistesse.

      Farebbe più bella figura!


      Se 2.000 anni fa avessero preso Marco Aurelio come modello, al posto di un inesistente e utopico Gesù, forse oggi avremmo sul serio una religione di pace, e non ipocrita come il cristianesimo attuale.

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  2. Il dipinto di Munch è sempre stato uno dei miei preferiti.
    Zenzero

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    1. Perché, probabilmente, sei un'anima...tormentata.


      "Alma penada", in spagnolo.

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  3. Gesù con Dio c'entra come i cavoli a merenda.
    Zenzero

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    1. E' perché credeva in un Dio potente e padrone della tribù d'Israele, che Gesù combatté gli invasori e fu da questi giustiziato come terrorista.

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  4. A parte che gli possono aver messo in bocca tutto ciò,
    mettiamo anche che lo abbia detto, di essere figlio di Dio:
    Gesù era una specie di figlio dei fiori del suo tempo, a cui magari veniva comodo, di dire quelle cose, per i suoi scopi, comprensibili, del resto (non voleva che la sua terra fosse dominata da altri, legittimo , direi!).
    Forse non ci credeva nemmeno lui ma lo diceva per portare le sue genti a ribellarsi.
    Durante la farsa pandemica, ho ascoltato varie volte molti esponenti contro il green-pass e i vaccini, mettere di mezzo Dio per ribellarsi contro le inique regole del Drago... compreso Frajese ....la qual cosa mi dava anche fastidio....infatti mi chiedevo, non senza una punta di nervoso e di incazzatura, cosa c'entrasse Dio col fatto di essere contro il GP.
    Alle solite, dio viene tirato in ballo quando fa comodo, da ambo le parti, a dirla tutta, ancora oggi.
    Ma sentirlo da chi era contro le regole imposte era anche peggio...eppure è successo!
    Zenzero

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    1. << Alle solite, dio viene tirato in ballo quando fa comodo, da ambo le parti, a dirla tutta, ancora oggi. >>

      Appunto. Tanto lui non può protestare ;-)

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  5. Mah, ritengo che l'agnosticismo sia in fondo una gran furbata, magari inconscia ed onesta, come credo nel mio caso, più sottile ed intelligente della scommessa di Pascal. Affermare oppure negare alla fine stanca, si perde tempo a cercar conforto nelle altrui teoriucole. Waste of time, tempo perso.

    Mi nun so, mi son foresto, vecchio Carosello anni 50 o 60, non ricordo bene. Impieghiamo il tempo in attività più egregie, al diavolo il grande babbo dei pessimi nomadi medio orientali.

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