Testo di Charles Baudelaire
«Bisogna essere sempre ubriachi.
Tutto sta in questo: è l’unico problema.
Per non sentire l’orribile fardello del tempo.
Del tempo che rompe le vostre spalle
e vi inclina verso la terra,
bisogna che vi ubriachiate senza tregua.
Ma di che? Di vino, di poesia o di virtù,
a piacer vostro. Ma ubriacatevi.
E se qualche volta sui gradini di un palazzo,
sull’erba verde di un fossato,
nella mesta solitudine della vostra camera,
vi risvegliate con l’ubriachezza già diminuita o scomparsa,
domandate al vento, all’onda, alla stella, all’uccello, all’orologio,
a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme,
a tutto ciò che ruota, a tutto ciò che canta,
a tutto ciò che parla, domandate che ora è;
ed il vento, l’onda, la stella, l’uccello, l’orologio vi risponderanno
“È l’ora di ubriacarsi!
Per non essere gli schiavi martirizzati del tempo, ubriacatevi;
Ubriacatevi senza smettere!
Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro.»
Un mio collega anziano soleva dire che, per sopravvivere, occorre qualche tipo di droga....
RispondiEliminaAnche la fede, in un certo senso, lo è, se è vero che Marx disse: "La religione è l'oppio dei popoli".
EliminaEsplicita ammissione del perfido Carlo Marx, divulgatore e criminale askenazita, droga pesante, la religione, che ti stecchisce come una fumata di oppio, non certo quel che intendeva il mio collega, un pochino di tabacco e qualche goccia di Bacco, tanto per tirare avanti.
RispondiEliminaCon gli oppiacei, non solo la religione, siamo mantenuti allo stato larvale, infinocchiati da fasulli e prezzolati alfieri, vessilliferi della giustizia, democrazia eccetera eccetera.
La verità sta sull'altra sponda. Beato chi ci arriva.