giovedì 25 aprile 2024

Sono aerei per lo più civili e volano a due diverse altezze

Ecco perché a volte l’aereo che emette scie chimiche si vede bene a occhio nudo, e altre volte è così alto che non lo si vede per niente: perché ci sono nubi basse, che vengono inseminate con ioduro d’argento, Escherichia coli e, ultimamente, anche da grafene. E queste sono le scie chimiche propriamente dette. E poi ci sono aerei che volano a 7 Km d’altezza, o anche a 8, e sono quelli che fanno il “cloud seeding”. E questi sono responsabili delle alluvioni e delle forti grandinate, a differenza di quelli che volano bassi e che asciugano l’atmosfera. Così che non ci sarebbe bisogno di inseminare le nuvole ad alta quota, se contemporaneamente non si procedesse ad asciugare l’aria ai bassi livelli. Le alluvioni recenti verificatesi a Dubai sarebbero state quindi generate, se non ho capito male, da aerei che volavano ad alta quota. I quali aerei, nella generalità dei casi, sono militari in piccola parte, e civili nella gran parte. Tanto è vero che su Iran, Iraq e Ucraina, non ci sono scie chimiche perché i loro cieli sono interdetti ai voli commerciali, per motivi di embargo. E per rimarcare come Israele ci voglia bene, lo dico ironicamente, il CNR, su finanziamenti governativi, già negli Anni Sessanta fece i primi esperimenti (l’alluvione di Firenze fu la prova che qualcosa gli andò storto) in collaborazione con aziende israeliane. Lo stato di Israele infatti, essendosi appropriato di territori per lo più desertici, dovette studiare il modo per rendere fertili quelle terre, cosa che riuscì così bene, con i Kibbuz, da far gridare al miracolo tutti noi italiani e gli occidentali in genere. Rosario Marcianò, diventato negli anni il maggior esperto di scie chimiche, rispetto a come lo conobbi qualche anno addietro, ci offre qui una sintesi dello stato delle cose. Molti dubbi si dissolvono, come nuvole inseminate, quando si guardano i suoi video.


11 commenti:

  1. Il problema a questo punto è uno , indipendentemente da tutte le teorie , distinzioni , tutte valide e tutte oggettivamente riscontrabili ; il problema è cosa fare.
    Continuare a studiare il fenomeno rincorrendo i fatti , consapevoli che ciò che sappiamo è già materia vecchia e staranno usando nuove tecnologie che scopriremo fra vent'anni , oppure continuare a denunciare fra noi 4 gatti consolandoci a vicenda , consci della sterilità del nostro sapere , che
    si disperde nel marasma dell' indifferenza generale , quando non è causa di derisione o peggio?
    A volte l' impotenza è peggio della tortura.

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  2. Il respiratore ideale di veleni assortiti è uno che fa risse per la squadra del cuore, è stato liberato nel 1945 eppercio' visceralmente antifascista, scommette sul prossimo conduttore di Sanremo, appartiene ad uno schieramento politico, vive su una palla roteante che spruzza acqua nell'aere come i rulli variopinti degli autolavaggi....

    Posto nella nostra realtà è la quantità, il numero, ad aver ragione, a trainare eccetera, saremo tutti, o quasi accoppati, gasati, i servi sciocchi insieme ai risvegliati, per così dire, risvegliati indarno, invano, ché l'oppio che ci stanno dando è di infima qualità ma stecchisce tutti senza distinzioni di sorta.

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  3. Le scie chimiche sono un'operazione multitasking ( piaciuta questa parola: multitasking?).

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    1. Sì, molte tasche, ma a prenderlo in saccoccia siamo sempre noi Popolo. Freeanimals

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    2. In genere da Rosario, ma (se non ricordo male) anche qui, le ho definite "polivalenti".
      E poi, pur sapendo che non lo sei, qui parli da antropocentrista: in saccoccia lo prendono tutti, anche gli altri esseri viventi.

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    3. Vero. Mi sono espresso da antropocentrico.

      L'ho fatto perché penso che l'obiettivo principale sia l'essere umano, dato che il nemico è probabilmente una razza aliena.

      Gli animali, soprattutto quelli adattabili come ratti e scarafaggi, sanno cavarsela in tutte le situazioni, ma noi umani siamo senza difese.

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  4. Chemtrails-game per normalizzare lo stupro del cielo: https://t.me/marcellopamio/6783.

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  5. buongiorno,
    mi limito a descrivere fatti riscontrati ed osservati.
    A cavallo della fine dello scorso 2023 ho avuto il covid, con gli stessi sintomi con cui lo avevo avuto una prima volta (mal di testa e febbre). Ma questa seconda volta mi ha colpito in modo più marcato e mi ha lasciato degli strascichi cronici, pur avendolo avuto in forma molto più lieve (mal di testa minore e febbre più bassa). Qualche settimana prima di subire tale seconda infezione, il cielo sopra la zona dove abito era a quadretti, una vera e propria rete di scie. Ed è impossibile che tanti aerei siano passati casualmente nello stessa zona e nello stesso ridotto intervallo di tempo. Altro fatto: appena alcuni giorni fa, in questa stessa zona c'erano lo stesso tipo di scie, anche se in numero minore e si notavano i seguenti fatti: si era in assenza di vento e le scie erano tutte in corrispondenza delle linee ideali congiungenti i vari centri abitati, generalmente corrispondenti al tracciato delle strade.
    Sto aspettando qualcosa che potrebbe essere una discreta prova di ciò che è sospettabile: riavere io infezione da covid tra qualche settimana.
    Immagino che non ci vorrebbe molto per verificare cosa contengono queste scie: un aereo, anche piccolo, che in quota prelevi campioni di aria interessata dalle scie, da analizzare; operazione da fare più volte, perché chi "fa quel mestiere" è più furbo di quanto si possa pensare e lo fa per lavoro.
    (giovanni)

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    1. Penso che analisi chimiche, al suolo e in quota, siano già state fatte.

      Ed è stato appurato che a volte le sostanze irrorate contengano Escherichia coli, nociva per gli esseri umani se inalata in gran quantità.

      E' altrettanto appurato che qualcuno vuole ridurre la popolazione mondiale, cominciando dalla razza caucasica.

      Hanno tanti modi per farlo.

      Noi, l'unica cosa che possiamo fare, è difenderci.

      I post su internet servono a quello, a far circolare le informazioni su come difenderci, anche se non è facile, poiché non si può stare senza respirare.

      C'è chi lascia le città e va a vivere in montagna. Io, nel mio piccolo, tre anni fa sono andato a vivere in una casa colonica, in una frazione, lasciandomi alle spalle un appartamento in una cittadina di 16.000 abitanti.

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