giovedì 5 novembre 2020

Le priorità del Parlamento in questo periodo: i gay!


Testo di M
onica Cirinnà

Nel momento in cui la Camera si apprestava a votare la legge Zan contro l'omotransfobia, i deputati di Fratelli d'Italia reagivano così: indossando un bavaglio. Per un attimo ci eravamo illusi che, in tempo di pandemia, avessero finalmente capito l'importanza di coprire il naso e la bocca. Ma ci sbagliavamo. Perché quel bavaglio lo hanno indossato per opporsi a una legge che, secondo loro, non garantirebbe una libertà: quella di odiare gay, lesbiche, bisessuali, trans e disabili. Ebbene sì, lo rivendichiamo: odiare non è libertà. Odiare è un reato. Ed effettivamente, cari deputati di Fratelli d'Italia, quel bavaglio rappresenta pienamente la vostra storia. Perché è proprio del silenzio che l'odio si nutre. Il silenzio di chi è complice.

6 commenti:

  1. Premetto, come direbbe mia nonna, a FdI ag gnissa un po'd bei, vorrei sapere cosa ci azzeccano i diversamente abili con la comunità lgbt? Se questo non è strumentalizzare...

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  2. gay, lesbiche, bisessuali, trans e disabili ???!!!??? Questi sporcaccioni deviati hanno incluso i “disabili” nella loro categoria. Ma chi ha mai odiato i “disabili”? Io al posto dei disabili mi incavolerei come una tigre famelica. Ma come si permettono? Non provolateci ché non si abbocca. I soli disabili siete voi che amoreggiate con gli escrementi. Mina

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  3. In effetti, la categoria disabili non c'entra con gli LGBT.

    La Cirinnà è una furbacchiona.

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  4. Qui più che cambiare sesso verrebbe voglia di cambiare paese. Anzi, pianeta.

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  5. C'era un articolo apparso sul Cazzettino un paio di anni fa che riportava di un tizio che, per poter essere operato all'estero per cambiare sesso a zero spese o quasi, reclamava dalla sanità pubblica regionale la condizione di patologia. In quel caso, ossia farsi operare per cambiare sesso senza sborsare denaro, essere definiti come casi patologici va bene, se invece osi dire che l'omosessualità è una patologia apriti cielo.
    "Perché gli interventi per i disturbi dell'identità di genere non sono capricci, bensì patologie".
    https://www.ilgazzettino.it/nordest/padova/cambio_sesso_regione_veneto_paziente_rimborsato-3554375.html

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