Fonte: Huffington Post
Una scelta quasi
obbligata per preservare la qualità rigorosamente bio delle piante
coltivate in Toscana: la Aboca, l'azienda di prodotti fitoterapici
leader del settore in Italia, annuncia
che trasferirà le coltivazioni in Marocco
per sfuggire ai pesticidi e ai raccolti ogm che minacciano il suo
raccolto.
"Tutti gli oltre
1.000 ettari - spiega l'azienda - vengono coltivati seguendo il
Regolamento europeo sull'agricoltura biologica che comporta
preservare la struttura e gli equilibri micro organici del terreno,
l'utilizzo di varietà vegetali adatte all'ambiente specifico,
l'esclusione di fertilizzanti e antiparassitari chimici e il divieto
di utilizzo di Ogm". Tutte attenzioni che l'impiego scriteriato
di chimica nelle coltivazioni intorno minaccia di mettere in crisi. E
allora Aboca lascia la Valtiberina.
"Ci stiamo
spostando - dice il fondatore Mercati -. "Abbiamo già
abbandonato 100 ettari tra Trestina e Anghiari, lasciamo alcune zone
marginali dove abbiamo pochi ettari e che non riusciamo a difendere.
Abbiamo occupato altre due aziende agricole in Valdichiana dove
recuperiamo i 300 ettari in più che ci servono per il prossimo anno.
Poi spero di chiudere velocemente l'acquisto di una grande azienda
agricola in Marocco dove l'Ogm è bandito".
mi sa di scusa bella e buona... Altro marchio da boicottare!
RispondiEliminaSono andato ad alcune conferenze sul tema degli OGM e sembra che il problema della contaminazione dei campi attigui sia reale.
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