Fonte: Forza Nuova
Mogadiscio 11 gennaio
1948, quando gli inglesi ordinarono: "Massacrate gli italiani".
54 morti italiani
trucidati nelle loro case e per strada da una folla di somali aizzati
e protetti dalla polizia militare britannica. I settecento superstiti
italiani ebbero salva la vita rifugiandosi nella cattedrale della
città che venne risparmiata dal massacro e dalla distruzione di
tutto ciò che parlava italiano. Chi sopravvisse venne poi internato
nei campi di concentramento della corona inglese, dovette subire
umiliazioni e ristrettezze fino a decidere di tornare in Italia
lasciando in terra somala ogni suo avere. Tutto venne orchestrato
dagli inglesi. La corona non poteva permettere che la naturale
simpatia della popolazione somala verso la presenza italiana
convincesse la delegazione ONU a mettere sotto la protezione ed il
governatorato italiano la ex-colonia. Noi ricordiamo tanto il genio
italiano, che fecondò quelle terre, quanto il sangue dei martiri
italiani di Mogadiscio che scrissero il loro amore per la Somalia con
il proprio sangue. Quale inferno sia divenuta, nei decenni
successivi, la Somalia è storia che conosciamo tutti. Da questa
storia il monito ed il senso di un pacifico ed operoso ritorno della
presenza italiana ed europea in Africa. Per il futuro d'Europa e la
speranza dell'Africa. Nella foto: resoconto d'epoca tratto da "La
Domenica del Corriere".
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