venerdì 3 giugno 2016

Ancora una volta vanno fuori tema


Testo di Andrea Sperelli

Non poteva mancare, dopo la stilettata di Report, il siparietto del satrapo televisivo Costanzo a riportare le cose nel posto sbagliato, ossia nel terreno dell'avanspettacolo salottiero: lontano dal buio della prigionia, lontano dall'odore del sangue dei mattatoi, lontano dal significato profondo di una scelta etica che ci si sforza a non voler far comprendere. Ci voleva proprio, dopo l'inferno, rasserenare il pubblico - in agitazione da possibile astinenza carnea - e relegare il diritto alla vita di miliardi di animali sacrificati nel regno che abbiamo loro riservato: quello dell'invisibile. 


 

E dunque, si riparta col cabaret dei cuochi e delle fazioni da tifo da stadio, di quelli che urlano di più e che comprendono di meno; degli opinionisti da domenica sportiva e dei millantatori dei fabbisogni proteici giornalieri, delle papille gustative e della ragion di pancia. Del dolore dimenticato e ridotto a una diatriba tra "piatti da gustare", retrocesso al turpiloquio teatrale, servito in pasto al nulla.

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