C'è chi piega le proprie convinzioni
ai fatti e chi fa il contrario: piega i fatti alle proprie
convinzioni. Il titolare di BUTAC, per esempio, partendo dalla
convinzione che il governo americano e i suoi servizi segreti
esistano per il bene del popolo, arriva alla conclusione che la strage di Orlando, compiuta da Omar Mateen, è l'atto spontaneo di
una mente malata e che ogni articolo giornalistico che inserisca
quell'attentato nella lista delle False Flag sia un atto di
sciacallaggio, nonché il frutto di menti paranoiche. Io che
viceversa parto dalla convinzione che governi e servizi segreti NON
esistano per il bene del popolo, ma eseguano gli ordini di qualcuno
gerarchicamente superiore ad essi, arrivo alla conclusione che
l'attentato avvenuto in Florida sia stato compiuto da un candidato
manciuriano, ovvero sia stato voluto da quelle che Cossiga chiamò
“menti sopraffine”, allo scopo di manipolare l'opinione pubblica,
portandola nella direzione voluta.
Io rimarrò fermo nelle mie
convinzioni, come il “cacciatore di bufale” rimarrà fermo nelle
sue e, a questo punto, poiché sia io che lui ci appelliamo alla
razionalità e, almeno per quanto mi riguarda, entrambi cerchiamo la
verità, è necessario chiarire un punto essenziale: ci si può
fidare dei governanti? Sono sinceri nelle loro affermazioni? Quali
strumenti abbiamo, razionalmente, per riconoscere la genuinità e
l'onestà di governi, servizi segreti, agenzie governative, singoli
politici e mass-media? Se ci riferiamo alla situazione italiana,
l'impressione che la gente ha in questo periodo storico è quella
della totale sfiducia verso le istituzioni (la cosiddetta
antipolitica), impegnate a mantenere il potere e a prendere in giro i
cittadini. Non conosco la situazione degli Stati Uniti, ma presumo
che anche da quelle parti la sfiducia verso chi detiene il potere
stia aumentando fra la popolazione, stemperata forse dal forte
patriottismo di cui pare gli americani siano ricolmi, a differenza
degli italiani.
Fin qui, ho evidenziato un problema
epistemologico, ovvero come ottenere la conoscenza, visto che sia io
che il blogger di BUTAC siamo impegnati in tal senso e siamo convinti
di essere nel giusto, ma proviamo ora ad analizzare il senso di ciò
che è successo a Orlando.
Il 29enne Omar viene da una famiglia di
musulmani e nasce negli USA, come gli attentatori di Bruxelles erano
nati in Belgio. Il padre dice che la religione non c'entra, cioè il
movente terroristico non sussisterebbe. E infatti, l'Isis arriva in
ritardo a rivendicare l'attentato. Sempre il padre afferma che Omar
aveva visto due uomini che si baciavano, qualche mese prima, e questo
lo aveva fatto “arrabbiare”, fino al punto di fargli desiderare
di vendicarsi. E' vero che nei paesi islamici gli omosessuali non
sono accettati e non se la passano bene, venendo anche lapidati e
gettati giù dai palazzi, ma un ragazzo, seppure di origini afgane,
che ha fatto le scuole in America e che, come tutti i ragazzi, ha
visto migliaia di ore di televisione, con relativo condizionamento mentale,
può davvero odiare i gay fino al punto di portare il suo odio alle
estreme conseguenze?
La ex moglie dice che non era un
musulmano praticante, beveva alcolici come quel famoso Mohamed Atta presunto
capo dei 19 attentatori dell'undici settembre 2001, e che spesso la
picchiava. Anche Salah Abdeslam non seguiva il precetto islamico di astenersi
dall'alcol e di costui si è detto addirittura che fosse omosessuale.
Che Omar picchiasse la moglie, tanto da spingerla a chiedere il
divorzio, ci può stare, giacché i musulmani sono molto maschilisti
e anzi trovano corretto picchiare le proprie mogli. Omar inoltre è
stato ucciso, come avviene di tutti i candidati manciuriani che, una
volta svolto il compito per il quale sono stati programmati, non
servono più.
In tal caso, si evita che in prigione possano
“pentirsi” e, confessando, coinvolgere gli apparati dei servizi
segreti che li hanno resi automi manovrabili. Dalla eventuale
autopsia non salterà fuori niente di compromettente per CIA e FBI
perché sarà affidata ai medici giusti. Il cadavere alla fine verrà
cremato, così da impedire a qualche giudice pignolo, in futuro, di
farlo riesumare per ulteriori accertamenti. Non dimentichiamo che
anche il corpo di Osama Bin Laden fu – si disse – seppellito in
mare. Mi vengono in mente però due candidati manciuriani tuttora
viventi: Sirhan Sirhan che si è sempre dichiarato innocente della morte di
Robert Kennedy e Anders Breivik che si è dichiarato colpevole ma in
carcere fa vita da nababbo. Due destini diversi per un capro
espiatorio condannato all'ergastolo da innocente e per uno
psicopatico massone, che un giorno magari sarà anche fatto uscire di
prigione dai suoi confratelli di loggia. E, sempre a proposito di Massoneria, che ne dite di quel chiaro segnale massonico: la mano portata al mento?
Anche il fatto che l'ebrea Rita Katz,
direttrice di Site, sia intervenuta sul caso di Orlando mi pare sia
un ulteriore campanello d'allarme. Quella donna è sempre presente
quando si tratta di diffamare i musulmani e investigare sugli
attentati terroristici. Benché sia ufficialmente a capo di un centro
studi che analizza il fenomeno terroristico, di nascosto potrebbe
essere al servizio di CIA e Mossad.
Nei giorni scorsi, senza risultati, ho
cercato di far capire ad alcune amicizie su Facebook, favorevoli
all'accoglienza dei migranti, che aprire le porte a migliaia di
clandestini musulmani significa scavarsi la fossa sotto i piedi. In
modo particolare, gli omosessuali nostrani dovrebbero cominciare a
preoccuparsi, invece di dar retta all'ideologia cristiana del “siamo
tutti fratelli”, perché il numero è potenza e i gay italiani
potrebbero fare una brutta fine, insieme ai loro colleghi europei,
quando i musulmani saranno al potere, sia che vengano lapidati su
ordine delle nuove autorità islamiche, sulla base della Sharia, sia
che vengano uccisi per mano di qualche fanatico fondamentalista, come
apparentemente è successo a Orlando.
Possiamo anche trastullarci nell'idea
che ogni uomo è nostro fratello e che arabi e africani sono
fondamentalmente persone di buon cuore, ma la realtà di solito
s'incarica regolarmente di smentirci e se io fossi un gay non me la
sentirei di correre questo rischio. Quando il potere impone le sue
leggi, lo fa con la forza delle armi (si chiama forza pubblica),
esattamente come è successo pochi giorni fa a Mosul dove sono state
bruciate vive 19 ragazze yazide, senza che gli astanti abbiano potuto
fare nulla per salvarle. Se per ipotesi un domani, in Italia, i
giudici islamici dovessero infliggere la pena di morte a eretici
blasfemi, apostati ribelli, cristiani impenitenti, adultere
svergognate, gay e lesbiche, quante persone fra il pubblico sarebbero
disposte a intervenire per impedirne l'esecuzione? Nessuna, a occhio
e croce, cioè, volevo dire, a falce di luna. La dittatura può
essere acuta o cronica, venir instaurata in breve tempo con un golpe
militare o in tempi lunghi con un'invasione strisciante. In questo
secondo caso, grazie alla sindrome della ranocchia bollita,
cattolici, comunisti e omosessuali non se ne accorgerebbero. Nessuno
di essi vedrebbe il laccio che si sta stringendo attorno al loro e nostro collo.
Solo io e pochi altri, in modo lungimirante, lo vedo, ma io sono solo uno
sciacallo razzista e omofono. E non sono credibile.
Anche io avevo subito notato la sua manina massonica sotto al mento, evidenziata nella prima foto che hanno diffuso... Billy the Kid
RispondiEliminaE' stata Rita Katz a diffonderla, personaggio alquanto sospetto.
EliminaMa Rita Katz è quella strega risecchita qui in foto!? Billy the Kid
EliminaSì, naturalmente. E' una....studiosa di terrorismo. Chissà se è solo studiosa?
EliminaE poi, nell'articolo non ho scritto che Omar Mateen è partito da casa l'undici giugno, per cominciare a sparare domenica dodici, alle due di notte.
E tu sai quanto importante sia il numero 11 per i massoni satanasti.