Un utente mi ha fatto
notare che ultimamente sto pubblicando troppi articoli che parlano
dei problematici rapporti tra cristiani e musulmani, con i primi che
– anche se non tutti – si sentono minacciati e invasi dai
secondi. Ebbene, è vero. Lo riconosco, ma l'idea che segue mi pare
illuminante e perciò desidero condividerla con voi. Devo il merito a
un utente del professor Melis, che si firma Sergio. La sua idea, che
condivido in pieno, è che Bergoglio si comporti come i topi delle
navi, poco prima che la nave affondi. In base al principio che la
Chiesa è sopravvissuta a tutte le crisi possibili e immaginabili,
cosa che fa dire ad alcuni che proprio in questo si capisce che ha il
sostegno del Padreterno, Bergoglio si sta portando avanti con il
lavoro, pensando che la sua strategia rientri nello schema storico
generale.
Siccome sa che il moribondo cristianesimo lascerà il passo
al vitale islamismo, si sta facendo amici i maomettani, sperando
magari che abbiano un occhio di riguardo per lui e la sua corte
quando prenderanno il potere. Il principio che lui segue è di natura
militare e, se non ricordo male, è stato espresso anche dal
Machiavelli: se non puoi sconfiggere il nemico, perché ti sei
accorto che è troppo forte, alleati ad esso. E' esattamente quello
che Bergolio sta facendo, sprofondando nello smarrimento i fedeli
cattolici più conservatori e tradizionalisti. Se può essere una
mossa astuta di real politik, come si diceva un tempo, ha anche i
suoi svantaggi. Per esempio, Papa Francesco potrebbe andare incontro
al disprezzo dei musulmani, nel momento in cui dovessero diventare i
nuovi padroni dell'Europa. E' un disprezzo comprensibile perché in
una mentalità di tipo militaresco, dove il senso dell'onore ha il
suo peso, la sua accondiscendenza nei confronti del nemico storico
del cristianesimo potrebbe esser vista come un atto di viltà e di
tradimento.
A me ricorda la
duchessa Romilda, che regnava a Cividale in periodo longobardo.
Quando il re degli Avari cinse d'assedio il fortilizio, la duchessa
mandò un messo a proporre al re invasore di essere sua moglie e di
venir risparmiata, lei e i suoi figli. Il re accettò la proposta,
così da poter entrare in Cividale senza colpo ferire, ma quando
Romilda si fece avanti per essere dichiarata sua sposa, la fece
impalare “per vaginam” e la sua frase “Questo è il marito che
ti meriti per aver tradito il tuo popolo!”, passò alla storia. I
suoi figli e la popolazione cividalese furono venduti come schiavi.
Stai attento
Bergoglio! Anche tu potresti avere il....marito che ti meriti, per
aver tradito i fedeli della tua Chiesa. Se questa è solo una
fantastica e poco probabile ipotesi, una cosa è certa: non sarai
impalato “per vaginam”.
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