giovedì 10 novembre 2016

Il comunismo ucciso per la seconda volta


I democratici americani sono stati sconfitti, il candidato sindaco del PD di Codroipo è stato trombato e anch'io non mi sento tanto bene. Lasciando da parte Woody Allen e le sue frasi storiche, il teatrino della politica codroipese, al ballottaggio di domenica scorsa, ha voluto che fosse rieletto il sindaco uscente del centro destra, mentre il teatrone della politica americana, alle elezioni presidenziali di martedì, ha voluto che fosse eletto un miliardario prestato alla politica. Io che ho l'interdizione dai pubblici uffici fino al 2022 e quindi devo fare l'anarchico nonvotante per forza, penso che in questo periodo butta male per i capitalisti. Facciamo un po' di chiarezza: i destri, fino all'altro giorno, difendevano i ricchi e i sinistri difendevano i poveri, ma ora il pendolo della storia, trastullo degli Arconti, va nella direzione opposta. I sinistri sono diventati nel tempo fautori del capitalismo e i destri sono diventati nel tempo amici del popolo, ovvero populisti.



 In mezzo ai due titani in lotta, aristocratici di sangue e di denaro contro proletari di nome e di fatto, a Codroipo ha voluto inserirsi un contadino prestato alla politica, ma la politica non l'ha voluto: Graziano Ganzit. Il cui voto è stato determinante per far rieleggere Fabio Marchetti, di Forza Italia. Che la lista di Graziano, Codroipo nel cuore, al ballottaggio abbia appoggiato la Destra e non la Sinistra, ha aggiunto amarezza a chi già masticava amaro per non aver portato di prima battuta al seggio municipale il candidato della Sinistra: Alberto Soramel. A Codroipo, tuttavia, non ho visto nessuno piangere per questo, a differenza di come qualche americano si è visto versare lacrime sincere per la sconfitta della Clìnton. Va detto, per amore di cronaca, che in Friuli c'è un vino illegale che si chiama nello stesso modo, ma con l'accento sulla seconda vocale: clintòn. Lo dico per due motivi. Primo perché io abito in quello che la camera di commercio ha definito "Un vigneto chiamato Friuli" e secondo perché se al clintòn è stata vietata la commercializzazione perché tossico, forse anche alla Clìnton è stata vietata la presidenza degli Stati Uniti per la stessa ragione.


Sembra però che i suoi seguaci, sottoposti evidentemente a qualche forma di manipolazione mentale, non se ne accorgano. Non si accorgono che con lei come segretario di stato, Obama ha mandato al creatore qualche milioncino di arabacci barbuti e puzzolenti, comprese le loro donne velate, mentre lei è stata vista fare salti di gioia quando Gheddafi veniva sodomizzato. La morte del Colonnello libico ha causato e sta causando seri problemi all'Europa, in questo momento, e soprattutto all'Italia, con l'invasione di africani che solo i sinistri si ostinano a chamare "nuovi cittadini".



Se nella percezione degli statunitensi l'America Latina è il cortile di casa, l'Italia è il ripostiglio dove mettere la spazzatura o, nella migliore delle ipotesi, la casetta degli attrezzi. Infatti, ad Aviano abbiamo un numero imprecisato di attrezzi nucleari pronti all'uso, ivi collocati sotto terra dagli USA, per non parlare di Ghedi, Sigonella, Comiso e delle altre basi militari su cui non abbiamo più sovranità. Siamo il potenziale campo di battaglia degli Stati Uniti e i nostri sinistri politici, per non farci stare in apprensione, ci dicono che gli americani sono nostri amici e alleati, mentre sono tutt'altra cosa.



Con la sconfitta della Clìnton ci siamo salvati per ora dalla guerra contro la Russia, da lei fortemente voluta e se gli americani sono stati indotti ad odiare Putin, noi viceversa siamo stati indotti ad amarlo. Se al popolo americano può andar bene una guerra contro il loro nemico storico, a noi europei, visto ciò che è successo qui 70 anni fa, non va bene per niente. Per gli americani è una questione di prestigio, come arrivare per primi sulla luna, ma per noi è una questione di sopravvivenza, come arrivare vivi fino ai prossimi 10 minuti. I sinistri piangono perché Soramel e la Clìnton non sono stati messi nei posti di comando, a Codroipo e a Washington rispettivamente, mentre dovrebbero rallegrarsi per aver avuto in dono ancora qualche anno di vita, o qualche mese, anziché essere disintergati da un'esplosione atomica. Invece si disperano come se la civiltà avesse avuto una battuta d'arresto e io penso che non ci siano alternative: o sono ciechi o sono pidioti. 


2 commenti:

  1. chissà se a Codroipo esiste ancora la caserma dei lancieri di Novara, dove per quattro lunghi mesi invernali consumai parte della mia vita

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è. C'è.

      Ci tengono i blindati Lince, ma non so se hanno ancora cavalli in carne e ossa. Dentro non si può entrare e io nitriti non ne sento.

      Ogni tanto vedo uscire giovani militari che corrono in stazione per prendere il treno, ma sono pochi rispetto a prima che cadesse il muro di Berlino e che abolissero la naja..

      Elimina