Testo di Anonimo
Occupanti, provenienti da tutte le
aree sottosviluppate del pianeta, senza identità, senza
invito, senza né arte né parte, ma con l’eterno cellulare in
mano, a telefonare, giocare od ascoltare pseudo-musica. Individui, amorfi e socialmente zavorra, sulle spalle del contribuente,
ormai vittima della propria onestà e coerenza. Occupanti, ospitati da chi paga con
soldi altrui. Occupanti clandestini, ospitati senza nessuna ragione, senza nessuna scadenza, sino a quando gli italiani saranno
disposti a soccombere, martiri di questa barbarie voluta da un
Governo di criminali.
Occupanti, parassiti incontentabili che non
hanno assolutamente nulla da temere, nulla da perdere. Occupanti
che si annoiano, bivaccano in una insensata esistenza e che
ammazzano il tempo ammazzando la gente.
Che, isolati, non hanno
relazioni sociali ed allora vanno a
caccia di prede sessuali,
di prede da derubare, perché non lavorando non hanno soldi
sufficienti, oltre a quelli chi immeritatamente gli diamo.
Occupanti che sono intenti sempre di più a dividersi
questa
Babele di nome Italia, da depredare, distruggere ed annientare
nella sua identità religiosa, storica culturale e sociale.
Sicuramente questi occupanti non saranno tutti come ho
descritto, ma sono ormai precisazioni irrilevanti, rispetto a
quanto ci aspetterà se non reagiamo.
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