Fonte: Repubblica
Dalla
papaya che
cura il Parkinson e la Sars ai vaccini che provocherebbero l’autismo,
fino alla conversione all’omeopatia. Un premio Nobel in confusione
o forse ormai votato alle baggianate. È il caso del premio
Nobel 2008 per la Medicina Luc Montagnier, scopritore del virus
Hiv, è salito con gran vigore, da ormai oltre cinque anni, sul carro
degli antivaccinisti americani. Lo ha fatto senza lesinare certezze
in merito alla “dittatura dei vaccini” dopo che la Francia, come
altri Paesi europei tra cui l’Italia, ha aumentato il numero di
quelli obbligatori per i bambini nati a partire dal 2018, passando da
3 a 11. Montagnier ha partecipato ieri in Francia alla conferenza
organizzata da Henri Joyeux, un medico francese radiato dall'ordine,
per diffondere la sua idea sulla pericolosità della profilassi:
"Non siamo qui per fare polemica ma per lanciare un
allarme: rischiamo, partendo da una buona intenzione, di avvelenare a
poco a poco la popolazione". Secondo il professor Montagnier,
infatti, alcuni vaccini possono essere legati alle morti improvvise
infantili a causa di un coadiuvante, l'alluminio, sul quale però non
ci sono studi al riguardo.
La
conferenza
si è tenuta in un teatro parigino dove l'oncologo Joyeux, radiato
dall'ordine dei medici francese per un'iniziativa proprio contro i
vaccini, contro il morbillo e la poliomielite, che ha introdotto
Montagnier con molta cautela: "Non siamo contrari ai vaccini, ma
vogliamo che siano usati con saggezza, senza abusi".
Quest’ultima sentenza viene dopo un’altra affermazione che ha
scatenato forti polemiche nel mondo scientifico e non
solo.
Montagnier, in seguito ad una serie di ricerche
fatte in gran segreto da lui e da alcuni colleghi, ha affermato di aver scoperto che “nell’origine dell’autismo possa esserci una
componente batterica e una correlazione temporale, in alcuni casi,
con le vaccinazioni”. Una tesi che si può ascoltare in
un’intervista integrale dove il virologo suggerisce prudenza con le
vaccinazioni che forse, oltre a prevenire e aver salvato generazioni
dalla poliomielite, potrebbero contribuire a patologie emergenti come
l’autismo.
Altro non è dato sapere visto che gli
studi non sono stati pubblicati quindi non è stato possibile
duplicarli o ripeterli come lo standard scientifico detta. Una storia
che fa un po’ il paio con la scoperta di sostanze “miracolose”
nella papaya che Montagnier instancabilmente enfatizza da un paio di
decenni, tanto da donarne
un forte concentrato a Giovanni Paolo II quando Parkinson
che lo aveva catturato era già in fase terminale. Per Montagnier è
un antidoto e allo stress ossidativo proprio
per i malati affetti dal morbo di Parkinson e dalla Sindrome acuta
respiratoria grave (Sars). Gli addetti ai lavori lo accusano di non
aver mai pubblicato delle ricerche su quanto afferma su nessuna
rivista scientifica, mai nessuna peer review o controllo che possa
essere verificato.
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