Testo di Dario Dabizzi
Alla radio un tizio ha detto che gli attentati come quello negli
USA, col solito furgone, in Italia sono pure possibili ma la nostra
intelligence sta facendo un gran lavoro di prevenzione. La
prevenzione. E le persone si tranquillizzano. Per quanto
riguarda i casi di organizzazioni note, criminali schedati,
comunicazioni palesemente evocatrici di attentati ci sta, eh, per
quanto "intelligence italiana" mi fa un po' il brigadiere
Caputo che fa: "Maresciallo, c'è questo Mohammed che dice che
le bombe sono pronte! Che facciamo?", "Per me due alla
crema". Scusate. Adesso però, vi immaginate quanto
possa essere funzionale la prevenzione del caso di chi, senza dir
nulla a nessuno, insospettabile, cova dentro rabbia, rancore, pazzia,
disagio sociale, leghismo estremista, quello che vi pare (tipo il
tizio dell'ultimo attentato a New York, tale Saipov, incensurato),
entra in un autonoleggio, prende un Ducato, mette su un Arbre Magique
e giù una dozzina di persone per strada, in un mercato, fuori una
scuola? Cosa vuoi prevenire in quel caso? Pensateci, ciascuno di
voi potrebbe uscire di testa e fare un casino, senza possibilità di
prevenzione alcuna, tipo uno che promette la cura del cancro, un
milione di posti di lavoro ed è eletto. E niente, volevo
chiudere questa giornata lasciandovi la speranza per un futuro più
sereno.
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