sabato 4 novembre 2017

L'uzbeko leghista estremista


Testo di Dario Dabizzi


Alla radio un tizio ha detto che gli attentati come quello negli USA, col solito furgone, in Italia sono pure possibili ma la nostra intelligence sta facendo un gran lavoro di prevenzione. La prevenzione. E le persone si tranquillizzano. Per quanto riguarda i casi di organizzazioni note, criminali schedati, comunicazioni palesemente evocatrici di attentati ci sta, eh, per quanto "intelligence italiana" mi fa un po' il brigadiere Caputo che fa: "Maresciallo, c'è questo Mohammed che dice che le bombe sono pronte! Che facciamo?", "Per me due alla crema". Scusate. Adesso però, vi immaginate quanto possa essere funzionale la prevenzione del caso di chi, senza dir nulla a nessuno, insospettabile, cova dentro rabbia, rancore, pazzia, disagio sociale, leghismo estremista, quello che vi pare (tipo il tizio dell'ultimo attentato a New York, tale Saipov, incensurato), entra in un autonoleggio, prende un Ducato, mette su un Arbre Magique e giù una dozzina di persone per strada, in un mercato, fuori una scuola? Cosa vuoi prevenire in quel caso? Pensateci, ciascuno di voi potrebbe uscire di testa e fare un casino, senza possibilità di prevenzione alcuna, tipo uno che promette la cura del cancro, un milione di posti di lavoro ed è eletto.  E niente, volevo chiudere questa giornata lasciandovi la speranza per un futuro più sereno.

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