L’aspetto psicologico dell’accoglienza

Testo di Antonella Lucato

Il senso dell'accoglienza ha una sua sacralità, sentirsi accolti è una delle sensazioni più piacevoli, confortanti e gratificanti, tanto per chi accoglie, quanto per chi viene accolto, ma presuppone che ci sia un libero scambio. Quando invece l'accoglienza viene imposta e sforzata smette di essere un atto gratuito che sgorga dal cuore e si trasforma in imposizione e repressione. Chi ha il diritto di obbligare chi ad accogliere e a quale titolo? L'imposizione di accogliere chiunque, comunque e senza distinzioni, annulla il senso profondo dell'accogliere e carica sulle spalle di altri le conseguenze nefaste di un'invasione, definita accoglienza da chi non ci mette niente di proprio, ma manipola gli altri per proprio tornaconto, una accoglienza per far denaro, per ottenere visibilità, vanagloria, per delirio dell'ego o di potere. Ma chi predica l'accoglienza selvaggia, che ci mette di proprio?