Li avevo visti accoppiarsi pochi giorni fa, una coppia di corriere piccolo (Charadrius dubius). Così oggi ho piazzato il capanno nello stesso punto del fiume e i risultati si sono visti. Non è sempre così. Il più delle volte torno a casa con un nulla di fatto, ma evidentemente il posto era buono e anche l’ora: dalle 8.30 alle 10.30. I due corrieri piccoli sono arrivati quasi subito, il martin pescatore (Alcedo attis) dopo un po’, ma non doveva essere solo neanche lui perché sentivo un altro adulto conspecifico che gli rispondeva, da qualche parte.
Stavo per spostare il cavalletto in direzione del ramo su cui si era posato il martin pescatore, quando sono sopraggiunti due gruccioni (Merops apiaster), vuoi per scacciare il martin pescatore, anche se non sono concorrenti perché questo mangia piccoli pesci, mentre quelli mangiano api, vuoi per semplice curiosità nei confronti di un parallelepipedo di tela verde, che non rientrava nel normale paesaggio da essi conosciuto. Per cui, non ho potuto fotografare il martin pescatore, ma entrambi i gruccioni. E devo dire che queste sono le più belle foto che ho fatto, in Italia, a quei bellissimi e variopinti uccelli esotici. Le altre, alla specie indigena del gruccione, le feci anni fa in Botswana, sulle rive del fiume Limpopo. Nelle vicinanze faceva sentire il suo verso la capinera (Sylvia atricapilla) e in lontananza anche qualche gabbiano (Larus ridibundus).
Non sono mancate le note di colore. A un certo punto sono scesi lungo la corrente quattro canoisti, due giovani coppie. Non saprei dire da dove siano partiti ma, giunti fin lì, sul Tagliamento di Camino, in teoria avrebbero potuto arrivare fino al mare, lontano una quarantina di chilometri. In questi casi, è necessaria la collaborazione di persone terze, che si spostino con la macchina nel luogo convenuto a valle del fiume. Si potrebbe definire una specie di...nave appoggio, o auto ammiraglia, per usare un termine ciclistico. I quattro giovani non credo che si siano accorti che li ho fotografati: erano troppo intenti a pagaiare. Non mi stupirei se fossero tedeschi, poiché da anni ho notato che i crucchi a volte conoscono il Friuli meglio dei friulani. In ogni caso, tradizionalmente i teutonici considerano l’Italia come il loro cortile di casa, anzi giardino.
Verso le 10.30 è arrivata un’ape, a una distanza di circa cento metri, non di quelle che vengono mangiate dai gruccioni, ma un’Ape Piaggio. A bordo, un uomo e suo figlio. Si sono messi a raccogliere sassi, presumo per lavori casalinghi di edilizia. I friulani sono famosi nel mondo come muratori, anche se io non faccio testo. Subito dopo è arrivata una macchina grigia. Ne è sceso un uomo che per prima cosa, sul bordo del fiume, ha piantato l’ombrellone, mentre sua moglie, per prima cosa, ha spalmato la crema antiscottature ai due figli piccoli. Giusta ripartizione dei compiti.
A quel punto, ho capito che la mia caccia fotografica era finita, non perché gli uccelli si fossero spaventati per la presenza degli umani, ma perché ero curioso di vedere se tra le 69 foto scattate ce ne fosse qualcuna decente. E poi l’aria cominciava a scottare, dentro il capanno. Sì, devo dire che sono soddisfatto dei risultati. Un colpo grosso sarebbe stato quello di riuscire a fotografare l’occhione (Burhinus oedicnemus), ma non si può avere tutto dalla vita. Magari, sarà per una prossima volta, se riuscirò a trovare il tempo prima che anche lui se ne torni in Africa.
Bella, descrittiva e scorrevole prosa. Belle le foto dei volatili e congratulazioni per le cooscenze ornitologiche.
RispondiEliminaArrivano sempre gli umani a romper le uova nel paniere, in canoa, in auto oppure con l'ape Piaggio. Fracassi, presenze inutili. Se ne potrebbe fare a meno. Siamo noi gli alieni, gli intrusi. Ne sono sempre più convinto.
Ti ringrazio.
EliminaTuttavia, nel caso specifico, i quattro canoisti non hanno avuto alcun impatto sull'ambiente. E anche i villeggianti e il raccoglitore di sassi erano piuttosto distanti da me, tanto è vero che sia il corriere piccolo che i gruccioni non ne hanno risentito.
Al Tagliamento c'è di peggio, comunque.
Ci sono i motocrossisti e quelli che hanno le macchine fuori strada che fanno veramente danni.
Soprattutto questi ultimi, che, portando le loro macchine sui sassi potrebbero schiacciare le uova o i pulcini degli uccelli terricoli, come il corriere piccolo e l'occhione.
Per tacere del fracasso che le moto producono rombando fra i cespugli.
Anni fa, in pieno periodo di nidificazione, c'erano quattro fuori strada che scorrazzavano sul letto asciutto del fiume.
Chiamai i carabinieri ma non mandarono nessuno perché proprio quella mattina c'era stato un omicidio.
Un omicidio a Codroipo!
Evento più unico che raro!
Probabilmente, non sarebbero venuti nemmeno se non avessero avuto....cose più importanti da fare!