martedì 15 giugno 2021

Un'altra umiliazione per l'Italia (ma chi ci odia così tanto?)


Testo di Enrico Priotti

Dunque, vediamo un po' se ho capito bene.

- "pirati" (modo fine per dire delinquenti) indiani cercano di assaltare una nostra nave, in una zona dove lo fanno regolarmente, tanto che siamo costretti a viaggiare armati.

- i nostri Marò sparano, non si sa con quale esito (pare che le prove siano state tutte manomesse, ovviamente a nostro danno). Loro dicono di avere sparato in aria.

- l'India fa rientrare la nostra nave ed arresta i Maro'. Tutto illegalmente, si dice.



- i pirati diventano improvvisamente "poveri pescatori", colpiti da raffiche di mitra di calibro diverso da quello delle nostre armi e con traiettoria radente, anziché dall'alto. I documenti dell'autopsia spariscono misteriosamente.

- le prove a carico sono talmente inconsistenti che la corte non procede per la pena capitale, ma trattiene comunque i 2 Marò.

- l'arbitrato europeo ci dà ragione perchè il fatto palesemente non sussiste

- dopo quasi 10 anni l'Italia versa una bella somma (presa da noi contribuenti) all'India.

- tutto risolto. Di Maio esalta l'ottimo lavoro fatto.

Ennesima figura da peracottari di fronte al mondo. Avanti con la prossima!

Ho capito bene? È andata proprio così? Attendo ansiosamente rettifiche.

10 commenti:

  1. Dopo il 1943 ci prendonoin giro (eufemismo), in tutto il mondo. Macchiette ci considerano. Tali forse siamo. Dobbiamo sempre sdebitarci, essendo eterni debitori. Le nostre colonne meccanizzate, sono precedute da camion "alimentari" tipo fiera paesana, facilmente riconoscibili. Ajello il re della porchetta, oppure il Paradiso del Tramezzino, a seconda dei teatri di intervento delle nostre truppe impegnate nei famosi"peace keeping". I soldi comunque vanno sempre bene. Li accettano tutti. Dappertutto.

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  2. Non all' India, risarcimento alle famiglie. È una nazione in cui se vuoi vivere devi lavorare, al contrario dell' Italia dove si può vivere da parassiti tutta la vita alle spalle di pochi. Se le di qualcuno priorità sono non fare figure da pirla si deve essere uno dei tanti italiani che vive così: sveglia al mattino non troppo presto, fatica ad alzarsi per via del panzone tremolante, cornetto e cappuccino, caffè che non guasta, chiacchierata con la moglie (che ti odia ma non te ne accorgi e non ti interessa) per allungare il più possibile l' uscita di casa, auto per fare un paio di chilometri, compari in ufficio tutto tronfio e con panza ballonzolante, fare finta che hai qualcosa da fare, dopo cinque minuti chiacchierata finta coi colleghi, caffè, commenti inopportuni a i nuovi arrivati, caffè, chiacchierata, caffè, pranzo abbondante, dormita in auto, chiacchierata falsa coi colleghi, caffè, cazzeggio, chiacchierata coi colleghi, caffè, ora stanco tempo di andare a casa, auto, bar, commento osceno alla barista per dimostrare di non essere gay, casa, televisione, cena, cazzeggio, chiavatina deprimente, televisione, nanna; il giorno dopo malattia, perché stressato dal lavoro e dai colleghi e anche un po' triste. Uno stile di vita da neonato insomma.

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    1. Uuhhhh che negativismo che ha in corpo anonimo, io invece stando all'estero ho imparato ad apprezzare l'Italia.! Ogni tanto qualche straniero storce il naso quando mi sente insultare l'Italia, perfino qualche indigeno di qui (altolocato con la grana) mi fa la ramanzina,
      Mi cominciano a dire che il cibo e il vino dono fantastici che Roma e'magica che la Toscana pure una vera gogna ascoltarli poi però uno mi ha detto nella foga " ma tu sei italiano puoi andare dove vuoi quando vuoi puoi svegliarti al mattino e dire oggi vado e Firenze e torno a casa" e li'ho pensato al film "l'automobile" della anna magnani, se ritorno bisogna proprio che la giri sta cazzo d'Italia mi turero il naso nel vedere gli italiani e i loro impostori colorati ,
      al limite fingero di non parlare italiano (gia' l'ho fatto )

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    2. ....e poi c'è chi si alza alle cinque/sei (fa poca differenza), prende il caffe (a casa, perché la colazione al bar costa), va a lavoro (freddo o caldo, malato o in salute,nn importa),si fa le sue ore e senza lamentarsi troppo, stacca e magari va a fare un secondo lavoro ( perché i soldi del primo proprio nn bastano), poi torna a casa,gioca un po' con i figli (se ne ha),poi una cenetta veloce, poi si addormenta sul divano (perché è stanco, nn per la digestione) e tutto questo per mantenere i parassiti (soprattutto statali)presenti in questo cesso di paese.

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  3. Ritratto sordiano dell'italiano medio, io non mi ci riconosco ma questo non importa. Bisognava estendere, prolungare, divulgare dilatare a dismisura i lati peggiori del popolo italiano,dell'italiano medio. Ecco quindi il Sordi Alberto, imboscato di guerra benché classe 1920,marionetta dei gesuiti. Paraculo, ruffiano, ingannatore di donne anziane, rivoltante pure nell'aspetto. Pessimo attore peraltro. E dunque non era il Sordi che impersonava in ogni pietosa pellicola i vizi italici. Erano gli italiani che dovevano imitare quel sacco di merda. Uniformarsi col gaglioffo, il cialtrone di Trastevere. Molto sottile. Sono maestri nell'inganno..... Non tutti gli italiani, per fortuna, sono come il Sordi Alberto.
    Per l'anonimo di cui sopra. Saluti.

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    1. L'anonimo, il cui commento non ho potuto cancellare grazie alla risposta di Sed, ha tratteggiato un personaggio da romanzo, che non rappresenta l'italiano medio.


      E poi, con la corruzione che esiste in India e nei paesi del terzo mondo, pensa veramente che quel milione di euro vada alle famiglie dei pirati?

      E se sono delinquenti, perché risarciti?

      In realtà, quei soldi se li spartiranno fra poliziotti, giudici e funzionari ministeriali.

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    2. Il risarcimento, dovrebbe essere versato tutto in monete da 0,05€ e fatto portare da cittadini indiani presenti in questo paese, che nn verranno più accolti

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  4. Mi permetto di spiegare (secondo me) come sono andate le cose e perchè. Sonia Ghandi vedova di Rajiv, stava per (stra)vincere le elezioni indiane, ma questo non piaceva alle elitè globaliste, che preferivano i corrotti e fanatici indù, così organizzarono il falso “caso” ai danni dei nostri marò. Tutti i media indiani si scagliarono in offensive paginate razziste contro noi italiani, censurate in Italia e Sonia non vinse le elezioni. Probabilmente i nostri governi ne erano (sono) complici, in quanto servi dei globalisti, così come i media.
    Renè

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