L’utilizzo della fototrappola mi fa venire in mente quella frase famosa pronunciata da Forrest Gump quand’era seduto su una panchina con dei cioccolatini in mano: “La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita!”. Io mi aspettavo la volpe, visto che quel buco alla base dell’albero era delle dimensioni giuste per una tana, e invece è arrivata la poiana. La volpe è furtiva e diffidente, e può aver subodorato qualche insidia, o forse non le andava di mangiare nutria a colazione. Ha ceduto il posto, signorilmente. Ha ceduto il campo e subito si è fatto avanti un predatore che non mi sarei aspettato. Anche la poiana si è mostrata sospettosissima, ma non perché temeva qualche inganno da parte umana, bensì perché è nella sua natura tenere sotto controllo il territorio circostante anche e soprattutto in una fase delicata come l’atto di nutrirsi. Subito dopo aver strappato un brandello di carne, si guardava intorno. E via così, fino alla completa sazietà. Un brandello, uno sguardo al territorio, un brandello e poi un altro sguardo in giro. Nessuno è andato a disturbarla, non la volpe, non le cornacchie, non altre poiane, di cui si sente anche il verso. La faina, notturna d’abitudini, non è pervenuta. Sarebbe stato bello un po’ di movimento. Del tipo: le cornacchie che le contendono il cibo, o magari un’altra poiana, a litigare, ma non è successo e c’è solo lei, il rapace opportunista, che in questo video fa la parte del leone.
Nessun commento:
Posta un commento