Testo di Celso
Se venisse detto che noi regniamo sugli animali, perché diamo la caccia agli altri animali e li divoriamo, si potrebbe rispondere: “non potremmo, piuttosto, essere stati fatti noi per loro, dal momento che essi ci cacciano e ci divorano? Noi d’altronde abbiamo bisogno di reti, di armi, di molti uomini che ci aiutino e di cani [da utilizzare] contro quelli che cacciamo: a loro invece la natura ha dato immediatamente delle armi corrispondenti, per ridurci senza sforzo in loro potere. Sotto questo punto di vista, sono stati piuttosto gli uomini a essere assoggettati dal dio delle fiere. Se all’apparenza gli uomini sono superiori agli animali sprovvisti di ragione, per la circostanza che essi hanno costruito città, dispongono di un regime politico, di magistrature, di poteri, questo [in realtà] non prova proprio niente: anche le formiche e le api dispongono di ciò. Non per l’uomo dunque l’universo è stato creato ed egualmente nemmeno per il leone, o per l’aquila, o per il delfino, ma perché questo cosmo si realizzasse come opera totalmente divina e assolutamente perfetta.
(Celso, Discorso Di Verità, Edizioni di Ar, pp. 72-73)
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