Nell'inchiesta televisiva di Report RAI3 è emerso che il pollo dell'azienda Fileni chiamato Rusticanello, che viene pubblicizzato e venduto come un pollo "Allevato all’aperto" e "Senza mangimi", in realtà viene allevato sempre al chiuso dentro i capannoni, e gli vengono dati i mangimi OGM, come risulta da documenti ufficiali della stessa azienda Fileni mostrati dai giornalisti di RAI3. Tutto ciò si configura come una pubblicità ingannevole ai danni del consumatore, che compra polli come questo, chiamati Rusticanello, con la convinzione di acquistare un pollo ruspante e di razza rustica (da cui il nome commerciale del pollo), che vive all'aperto anzichè in modo intensivo dentro un capannone. Altre aziende rivali usano il nome di pollo Campese, sempre per dare l'idea al consumatore di acquistare un pollo più sano e meno industriale...ma come è possibile immaginare sono tutte trovate del marketing. La cosa deprecabile però non è solo la slealtà commerciale nella comunicazione in etichetta di questi prodotti, ma il fatto che nessuna autorità abbia impedito all'azienda di portare avanti queste false pratiche commerciali, o abbia fatto dei controlli adeguati affinché l'etichettatura sia corrispondente al vero.
Ancora a credere alla pubblicità. Ricordate il "Galletto Vallespluga"? Era un pulcinotto di 38 giorni, ingozzato all'inverosimile. Per questo era tenero tenero sotto i denti.
RispondiEliminaStrano che nessuno sia intervenuto legalmente.
RispondiEliminaQui non si tratta solo di giocare sull'equivoco usando parole ambigue (cosa che succede spessissimo nel mondo della pubblicità).
Queste sembrano proprio dichiarazioni mendaci e quindi si configurerebbe il c.d. 'falso in commercio'.
Forse hanno qualche 'santo' in paradiso (ovvero negli organi di controllo)...
"Falso in commercio" è una tautologia.
EliminaIl sedicente polletto rustichello, tutta cresta e bargigli, si mostra impettito sulla confezione per la vendita, allevato a terra, lui.... Quasi orgoglioso di finire in tegame, e quindi eccetera eccetera. Tutto regolare per il consumatore, per la stragrande maggioranza dei consumatori. Il pollo vive per lo spiedo, a ciò serve. E basta. Assuefazione , regolarità, costumanza, assenza di empatia e via discorrendo.
RispondiEliminaLa stessa freddezza, assenza di sentimento, di empatia, la provano i pastori del gregge umano, e la storia, il presente, il futuro lo stanno a dimostrare. Forse che la consuetudine, l' abitudine, la norma, fanno passare per comuni operazioni da svolgere il macellare animali oppure umani, indifferentemente? Sia gli uni che gli altri, sovente in posa impettita, mostrano di ignorare il triste destino che spetta loro.
Commento molto profondo, che invita alla riflessione.
EliminaUna volta, la mistificazione si spingeva fino al punto di mostrare al pubblico, nelle pubblicità, mucche o maiali sorridenti.
In Madagascar questi sono i formaggini.