Testo di Ferdinando Mancini
Prepariamoci ad una economia di guerra. La Russia, il nazista Putin sta mobilitando due milionil di uomini tra effettivi, mercenari e riservisti, sta ammassando truppe e armi da utilizzare in una offensiva che scatterà tra fine febbraio e marzo. Scatenerà sul suolo ucraino tutta la sua potenza di fuoco per piegare ai suoi voleri il popolo ucraino; l'occidente ha finalmente deciso di rompere ogni titubanza e fornirà all'Ucraina sistemi d'arma avanzati, carri armati, aerei robotica e tutto il suo peso logistico militare per consentire agli ucraini di fermare l'offensiva russa e di riprendersi i territori occupati dalle truppe russe. Priorità strategica sarà la ripresa della Crimea che per i russi ha un forte valore strategico visto che è la base navale della flotta russa nel Mare Nero, la stessa flotta che sta bombardando con i suoi missili le città ucraine. Di fatto l'Europa e la Nato ufficialmente stanno entrando in guerra, una scelta obbligata per scongiurare un vittoria della politica nazista di Putin di usare la forza come strumento politico per imporre il suo dominio.
Dite all'autore dell'articolo che la neuro gli ha rispedito il cervello a casa e, per comodità, glielo hanno incartato. In un coriandolo.
RispondiElimina