Anche se non siamo più in estate sotto il solleone, le pozze senza sbocco del Tagliamento possono diventare delle trappole mortali per pesci e girini, ma mentre i secondi hanno la speranza di fare in tempo a completare la metamorfosi, per i secondi non c’è scampo. Va detto, tuttavia, che ora di girini non ce ne sono più. A volte, nemmeno le piogge sono in grado di salvar la vita agli avannotti prigionieri delle pozze. Se però interviene qualche umano armato di retino, per spostarli dove c’è acqua corrente, allora hanno qualche probabilità di sopravvivenza. In ogni caso, non tutti sarebbero salvati, poiché ci sono anche quelli che non si lasciano catturare. Infatti, è andata così anche stavolta, com’era successo il 19 aprile dell’anno scorso. Qualcuno rimane nella pozza e non si sa che fine farà. Nei prossimi giorni, tornerò sul posto, il Tagliamento di Belgrado, frazione di Varmo, per vedere se la pozza c’è ancora o si è prosciugata. Intanto, quella dozzina che sono riuscito a prendere sembra che si trovino bene nel mio piccolo acquario, e lo deduco dal fatto che mangiano, o almeno ci provano, con le loro piccole bocche, le scaglie del mangime per pesci rossi. Metterli nell’acquario grande, insieme al pesce rosso e al “black moore”, letteralmente “torba nera”, (sempre di Carassio si tratta) non era il caso, date le loro dimensioni. Sarebbe stata morte certa, rapaci buongustai come sono i pesci rossi. Ora vediamo come si troveranno, considerato che un acquario è pur sempre una prigione. Se dovessi vedere che non sono a loro agio, li tornerò a portare dove li ho presi. Ho messo sia l’ossigenatore che la pompa filtro e forse potrei aggiungere anche qualche piccola grotta ove possano ripararsi dalla luce. Se avete consigli da darmi, sono ben accetti!
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