Pianto Antico, il dolore universale che si rinnova ogni giorno, ogni epoca. In ogni luogo dove si brutalizzano gli innocenti, gli indifesi, i bambini, i vecchi, le donne. Roba antica, vecchia, ma ahimè attuale, futura, declinata in tutti i tempi del verbo uccidere.
Fasulle le esternazioni di dolore davanti ad un muro anonimo, niente affatto vestigia di antiche mura della "grande" Gerusalemme, ché il regno millenario di Israele non è mai esistito, come onestamente ammesso dagli archeologi locali. Decenni di scavi infruttuosi, pochi resti di ovili, accampamenti eccetera. Anche fra i kazhari, askenaziti, sionisti, esistono evidentemente persone di serietà intellettuale.
Come furono raccolte, conservate, tutte quelle carrettate di panzane, fregnacce, componenti i due testamenti, prima dell'avvento della stampa che definitivamente fissò in maniera stabile,definitiva, quel pout pourri osceno ed irritante?
Mica è tutta una finzione, una enorme menzogna ficcata a forza tra un capitolo e l'altro dell'ingloriosa epopea umana?
Vi sono più verità, giusti insegnamenti , dritte morali e comportamentali in molti libri laici. Pinocchio su tutti.
Quando fu scritto il vecchio testamento, gli autori, per lo più sacerdoti, erano in esilio a Babilonia e sentivano la necessità di tramandare la storia degli eventi conservati fino a quel momento nella memoria dei loro più anziani colleghi. Era la storia di una tribù, una delle tante, prese sotto l'ala protettrice di un Elohim di nome Jahwe.
Mah! Dunque questi parrucconi, tra un esilio, una schiavitù, una diaspora, viaggiavano coi rotoli zeppi di appunti,cronache, eccetera, senza perderne neanche uno, di rotoli o pergamene. Qualcosa non mi quadra, molto non mi torna, convince. Roba fasulla, merce avariata, astenersi se possibile. Tempo e neuroni cerebrali persi....
Benché prigionieri, i sacerdoti ebrei godevano del privilegio di potersi dedicare alla scrittura. Il sovrano del posto glielo consentiva e loro sapevano quanto fosse importante tramandare la memoria storica del loro rapporto con quell'Elohim chiamato Jahwé.
Io non sono uno specialista, ma penso che le cose siano andate così. Se non ricordo male, il vecchio testamento fu scritto intorno al sesto secolo avanti Cristo.
Pianto Antico, il dolore universale che si rinnova ogni giorno, ogni epoca. In ogni luogo dove si brutalizzano gli innocenti, gli indifesi, i bambini, i vecchi, le donne. Roba antica, vecchia, ma ahimè attuale, futura, declinata in tutti i tempi del verbo uccidere.
RispondiEliminaFasulle le esternazioni di dolore davanti ad un muro anonimo, niente affatto vestigia di antiche mura della "grande" Gerusalemme, ché il regno millenario di Israele non è mai esistito, come onestamente ammesso dagli archeologi locali. Decenni di scavi infruttuosi, pochi resti di ovili, accampamenti eccetera. Anche fra i kazhari, askenaziti, sionisti, esistono evidentemente persone di serietà intellettuale.
Come furono raccolte, conservate, tutte quelle carrettate di panzane, fregnacce, componenti i due testamenti, prima dell'avvento della stampa che definitivamente fissò in maniera stabile,definitiva, quel pout pourri osceno ed irritante?
Mica è tutta una finzione, una enorme menzogna ficcata a forza tra un capitolo e l'altro dell'ingloriosa epopea umana?
Vi sono più verità, giusti insegnamenti , dritte morali e comportamentali in molti libri laici. Pinocchio su tutti.
Quando fu scritto il vecchio testamento, gli autori, per lo più sacerdoti, erano in esilio a Babilonia e sentivano la necessità di tramandare la storia degli eventi conservati fino a quel momento nella memoria dei loro più anziani colleghi. Era la storia di una tribù, una delle tante, prese sotto l'ala protettrice di un Elohim di nome Jahwe.
EliminaMah! Dunque questi parrucconi, tra un esilio, una schiavitù, una diaspora, viaggiavano coi rotoli zeppi di appunti,cronache, eccetera, senza perderne neanche uno, di rotoli o pergamene. Qualcosa non mi quadra, molto non mi torna, convince. Roba fasulla, merce avariata, astenersi se possibile. Tempo e neuroni cerebrali persi....
RispondiEliminaBenché prigionieri, i sacerdoti ebrei godevano del privilegio di potersi dedicare alla scrittura. Il sovrano del posto glielo consentiva e loro sapevano quanto fosse importante tramandare la memoria storica del loro rapporto con quell'Elohim chiamato Jahwé.
EliminaIo non sono uno specialista, ma penso che le cose siano andate così. Se non ricordo male, il vecchio testamento fu scritto intorno al sesto secolo avanti Cristo.
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