E’ stato tutto l’inverno nel laghetto in giardino. Uno l’ho preso, questo rosso del video, con un retino, ma rimane ancora un altro, grigio. Del terzo, che avevo liberato nel laghetto l’anno scorso, insieme ai girini che avevano completato la metamorfosi in acquario, si sono perse le tracce. Ritengo che sia stato meglio, per questo di colore rosso, essere trasferito nell’acquario, e presto lo raggiungerà anche l’altro, perché non posso escludere che le rane ivi presenti depongano le uova e loro, i “pesci del riso”, potrebbero mangiarsele. Il suo nome scientifico è Orizias latipes e voglio spiegarvi come sono finiti in mio possesso. Un anno fa, la titolare di un negozio di prodotti per animali di Codroipo, dopo avermele promesse, mi diede un ammasso di uova prelevate dal suo laghetto, dove ogni anno le rane vanno a deporre. Mi avvisò che in mezzo alle uova di rana ce n’erano anche alcune di un pesce giapponese, lo stesso di cui ora posso ammirare la splendida livrea. Potrebbe essere pronto (o pronta) per la riproduzione, perché quando l’anno scorso li vidi, tutti e tre, non avevano quel colore rosso sulla parte superiore. Grazie all’applicazione Lens di Google, ho capito che si tratta del pesce del riso, e Wikipedia mi conferma che la sua area di distribuzione è l’Asia orientale, compreso il Giappone. Tutto torna. Le cose vanno al loro posto. Per il momento, non ho notato baruffe tra il nuovo venuto e i pesci che già c’erano nell’acquario, comprese tre Gambusie, ma se dovessero insorgere delle idiosincrasie, ho pronti altri acquari dove sistemare i...giapponesini.
Nessun commento:
Posta un commento