domenica 30 gennaio 2022

Piero racconta il suo modo di viaggiare


Pur non essendo mai stato un vero viaggiatore, e quindi non potendo fregiarmi di tale titolo, so da sempre che il paese vero, quello che sta al di fuori del villaggio turistico, è l’obiettivo di ogni viaggio serio. Oltre a conoscere la vera essenza di un territorio, assaporando cibi e atmosfere, paesaggi e abitudini indigene, entrando nel tessuto sociale dei luoghi visitati ci si espone anche ai pericoli. La malaria in India e Madagascar, i delinquenti in Perù, il razzismo latente in Sudafrica, sono state esperienze di cui ero al corrente prima della partenza, ma che ho verificato di persona, sul posto. In Kenya, Botswana e Sud Africa, per poter vedere gli animali selvatici in sicurezza, mi sono affidato alle strutture turistiche all’uopo predisposte. E non mi sono pentito. Anche Piero sa che non vi è altro modo di viaggiare, se non calandosi nella realtà vera dei luoghi visitati. Altrimenti, si passa dalla palestra sotto casa alla palestra del villaggio turistico. E non vi può essere, in tal caso, alcuna crescita culturale.


17 commenti:

  1. Già commentato in un altro post dove sostanzialmente mi dichiaravo in accordo con lo spirito di viaggio esposto da Piero.
    Approfitto per invitare tutti a festeggiare la giornata memorabile di ieri dove la democrazia , la politica nel senso più alto del termine e la coesione sociale hanno trionfato con la (ri)elezione del presidente più amato dagli italiani

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    1. Buona domenica
      Lasciamo stare Bobo.
      Caro Roberto e amici carissimi, venerdì ho registrato un altro video che dovrebbero essere, nelle mie intenzioni, il primo di tre, forse quattro, dedicato alla natura in tutte le sue forme.
      Se riesco, te lo invio tramite mail.
      Non voglio darvi nessuna anteprima :-)))
      Un saluto
      Piero

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  2. Ti immaginavo così.
    Sei molto pacato nelle esposizioni, hai un aplomb molto british....

    Zenzero

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    1. ... beh zenzero, noi genovesi e genoani in particolare, con Albione (alquanto perfida però) abbiamo un feeling particolare da secoli.
      Gli abbiamo concesso l'uso del nostro vessillo, la croce di San Giorgio (previa affitto) e loro con Sir James Spensley, ci hanno regalato il Genoa CFC 1893.
      Io però amo più scozzesi, irlandesi e gallesi
      Piero

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  3. Pacato e British, vero. Molto incisivo però. Tutto molto bello e verace, il video di Piero , il preambolo di Roberto.

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  4. ottimo resoconto e approccio per conoscere il mondo altrui.

    la versione opposta sotto tutti gli aspetti l'ho verificata
    da un gruppo di italiani in vacanza a Parigi che passavano le giornate a cercare ristoranti italiani per poter dire : C...O come si mangia male in Francia..

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  5. Eh eh, lo so, la bandiera su fondo bianco e croce rossa è NOSTRA, e conosco inglesi che quando vanno a Genova, gli pare casa loro, del resto guarda anche Piazza De Ferrari, sembra, più in piccolo, Trafalgar Square.
    Del calcio non parliamo, infatti GENOA è la versione inglese di Genova.
    Piccolo appunto che a qualcuno non sarà gradito: il detto "perfida Albione" è ingiusto, non confondiamo i regnanti (i Windsor oltretutto sono tedeschi) col popolo, gli inglesi sono gente che io, personalmente, trovo
    molto piacevole.
    Al contrario tuo, gli irlandesi non li reggo, sono delle teste di caxxo, bei posti, ma la gente è indigeribile.
    Meglio gli scozzesi, senz'altro, degli irlandesi.
    I gallesi......gli uomini gallesi sono di un fascino......ma di un fascino, specie se sono bruni di capelli...lasciamo perdere...

    Zenzero

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    1. ... esperienze; io in Eire mi sono trovato d'incanto; trattato benissimo e con simpatia.
      Certo, se uno vede il film Un uomo tranquillo, si fa un'altra idea :-))))
      Un saluto
      Piero

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    3. Turpiloquio e mancanza di rispetto per un altro utente.

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  6. Forse un uomo tranquillo con John Wayne e Maureen O'Hara?

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  7. Si, splendida. Sono più vecchio di 8 mesi di quel film, ma pensa te...

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