Sciatico, non sciattone!

Spero di essere sciatico, con una T, e non sciatto, con due. Confesso però che sto trascurando l’igiene personale e, in tutta sincerità, non mi dà alcun fastidio. Non devo andare a lavorare, non devo stare in mezzo alla gente (“no sta là a pucjà in miec à la int”, mi diceva mia madre) e nessuno viene a trovarmi. A parte mia figlia. Quindi posso ridurre la mia esistenza a livello fisico-materiale, riducendo così al minimo i dolori alla gamba sinistra. Faccio, durante la giornata, lo stretto necessario. Niente ha funzionato finora, nemmeno le iniezioni intramuscolari. E allora, lascio fare alla natura. “Vis sanatrix naturae”, dicevano gli antichi. Tanto più che la mia vicina di casa, l’altro ieri, ha accennato a 40 giorni, come periodo medio di guarigione. Ha lavorato con gli anziani, quindi presumo che se ne intenda. Su internet si parla di guarigioni che vanno da un minimo di un mese a un massimo di sei mesi. La cosa è soggettiva, ovviamente. Cerco di avere un atteggiamento positivo, che è senz’altro meglio di lasciarsi andare alla depressione. Poi, un pizzico di fatalismo. Sarà quello che il Signore vorrà. Se fossi Papa, e mi chiamassi Bergoglio, direi ai miei utenti del blog: “Pregate per me!”. Ma sono un irriducibile laico e dico, più saggiamente: “Ciascuno per sé e Dio per tutti”. Un grazie, però, ve lo meritate!