giovedì 14 luglio 2022

Gli utili idioti del Capitalismo Verde

Fonte: La Stampa

«Siamo alla fine della civilizzazione». Parola del filosofo francese Michel Onfray. Definitosi un ateo cristiano, spesso criticato per le posizioni assunte negli ultimi anni, giudicate da molti di stampo sovranista e reazionario, il pensatore traccia un quadro generale di quest'epoca di transizione, dove il crollo della società occidentale lascerà il posto a una nuova fase. Donald Trump ha recentemente ironizzato sul riscaldamento climatico affermando che se il livello degli oceani salirà avremo più case «con vista sul mare». Come giudica il disinteressamento di una parte della politica a questi temi?

«Solo le democrazie decadenti hanno questo tipo di preoccupazione. Ci piace colpevolizzarci con sbagli che non sono i nostri. La Cina, l'India, l'Africa, gli Stati Uniti inquinano e se ne fregano. Noi siamo bravissimi nel prenderci i peccati dei Paesi viziosi. La virtù democratica occidentale, invece, è cinica: gli ecologisti non attaccano i jet privati, i cargo pieni di container, gli smartphone o i computer che provocano un inquinamento incredibile»

Lei ha descritto Greta Thunberg come un «cyborg svedese». Cosa pensa dell'impegno dei giovani nella difesa del clima?

«Questa generazione è sempre più incolta e più imbrigliata fin dalla sua più giovane età, quella della scolarizzazione, in lotte riguardanti fenomeni sociali. Non conosce l'ortografia ma fa la raccolta differenziata; non sa chi sono Johann Sebastian Bach o Èmile Zola ma vuole cambiare sesso a sei anni. I ragazzi ignorano il fatto di essere gli idioti utili del capitalismo verde, che li ha trasformati in consumatori connessi. Il loro cervello è diventato facoltativo».

L'intervista completa di Danilo Ceccarelli è su La Stampa

3 commenti:

  1. Ritorno alle granaglie, alla crusca, carni alternative per gli onnivori, auto elettriche a km zero, vista la inattendibilita delle batterie, specie in condizioni climatiche estreme, eccetera eccetera.. Un mezzo medioevo sostenibile, non sappiamo bene da chi, né come.

    Ci avevano promesso sfracelli di progresso, viaggi su Marte, fine del cancro, delle malattie. Ci ritroviamo su una lurida barella in un angolo di uno sgangherato pronto soccorso, in attesa che qualcuno ci chiuda gli occhi e ci stenda il lenzuolo sulla faccia. Fuori turbe di invasati in monopattino, biciclette a pedalata assistita, due euro e settanta l'ora il salario di accesso... Qualcosa non ha funzionato ragazzi.

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    1. Esistono già auto che fanno 100km. con un litro e sono in tutti i capannoni delle fabbriche d'auto delle maggiori case automobilistiche del mondo sotto dei teli ormai polverosi.Grillo quello dei 5 stalle,nel tempo in cui sembrava savio,propose un'auto che con solo semplici accorgimenti costruttivi faceva i 50 con un litro. Perché questi ci riempiono di paccottiglia elettrica,quando con auto termiche classiche puoi fare i 100 e riduci di 3/4 l'inquinamento da auto?Lo so che hanno altri piani e problemi da porci per gabbarci alla grande.Ma non riesco a comprenderene totalmente il senso.Saluti.

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    2. Indubbiamente, viviamo in un periodo storico turbolento.

      Granaglie e crusca non sono poi tanto male.

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