Fonte: Qelsi
La Lombardia lo ha
vietato negli uffici pubblici e negli ospedali, ritenendolo in
contrasto con le norme sulla sicurezza. La Svizzera ha addirittura
introdotto pesanti multe (10 mila franchi) per chi lo indosserà in
pubblico. Parliamo del Burqa, un indumento che molte donne di
religione islamica sono costrette a indossare da mariti padroni.
Eppure c’è chi pensa che vietarlo sia un atto di razzismo. Parola
di Giulia Di Vita, deputata grillina. Incalzata su Twitter riguardo a
un fatto di politica locale riguardante proprio il Burqa, la deputata
del M5S ha risposto a un utente che le chiedeva come il movimento si
sarebbe comportato di fronte a un provvedimento contro il velo
islamico. “Voi voterete a favore di un provvedimento contro il
burqa?”, è stata la domanda. La risposta è stata lapidaria: ”No,
è razzista. Se serve come misura emergenziale lo decide la
prefettura”.
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