giovedì 9 giugno 2016

Ne ho fatta fuori un'altra


Un paio di settimane fa era toccato ad Anna Englaro, ieri a Roberta Perper, entrambe animaliste. La prima svolge la sua attività animalista come gattara in Carnia, la seconda partecipa ai banchetti informativi di SeaShepherd a Trieste. E' già strano che un animalista come il sottoscritto cancelli dalle amicizie due sue colleghe, ma se è successo è perché doveva succedere. Facebook non è solo lo sfogatoio dei malumori degli utenti, una specie di circo dove tra l'altro si esibiscono quei guitti conosciuti come trolls, ma è anche una macchina generatrice di inimicizie e incomprensioni, un acceleratore di particelle tossiche che divide la società in atomi e molecole, un disgregatore maligno di ogni comunione d'intenti. Se vogliamo trarre qualcosa di buono da queste ineluttabili separazioni, cerchiamo di capire perché succede. E' tutto mestiere che entra.



A mia volta, nel recente passato, sono stato bloccato da un'animalista cristiana perché negavo l'esistenza di Gesù e da un onnivoro, orgoglioso di esserlo, ai cui occhi la mia insistenza nel dire che gli animali non sono cibo era parsa come una provocazione. Si direbbe quindi che a scatenare l'ira degli utenti di Facebook siano le ideologie, quella cristiana nel primo caso e quella carnivorista nel secondo. 

Sia nell'uno che nell'altro caso, ci sono agenzie educative che entrano in azione quando il soggetto è bambino, così da instillargli l'idea che Gesù è esistito e che l'uomo deve mangiare un po' di tutto, da bravo onnivoro. Essendo stato bloccato da una devota cristiana e da un devoto carnivoro, facenti parte dell'ideologia dominante, bisogna constatare che i miei commenti sono loro sembrati eresie, non meno di quelle degli eretici che finivano sul rogo durante l'inquisizione nei secoli passati e che si discostavano dal pensiero dominante venendo fisicamente eliminati. A me è andata anche bene, a nascere nel XX secolo. Se nel Seicento i computers fossero già esistiti, forse anche svariate migliaia di streghe ed eretici potevano avere salva la pelle.


Ma torniamo alle due colleghe animaliste. Stavolta i ruoli si sono invertiti. Io sono stato il “carnefice” e loro le “vittime”. Il casus belli è identico in entrambe: la loro difesa del diritto degli omosessuali di baciarsi in pubblico. Loro lo vedono come un'affermazione della libertà personale, io lo contestualizzo e, siccome il governo italiano recentemente ha votato la legge Cirinnà sulle unioni civili, ritengo che le mie due, a questo punto ex, amiche facciano parte dell'Establishment dal momento che hanno l'appoggio governativo e, al di là di ogni loro velleità, non le trovo minimamente rivoluzionarie. 

Ad entrambe, prima di bloccarle, ho fatto notare che mi dava fastidio vedere due uomini baciarsi, sia in foto, sia ancor più dal vero (dal vero non mi è mai successo finora). Alcune amicizie di Anna Englaro mi hanno dato del bigotto e del retrogrado (e Anna glielo ha lasciato dire). Roberta Perper invece, alle mie rimostranze sul suo vezzo di sbandierare a ogni piè sospinto foto di omosessuali che si baciano, mi ha risposto che lei è libera di pubblicare ciò che vuole. Al che l'ho bloccata. 

 
Non sia mai che la libertà di pubblicare ciò che agli occhi altrui appare osceno sia negata! Sarebbe come se gli animalisti chiedessero che in tivù, sui giornali o nella pubblicità stradale non venissero mostrate immagini di allevamenti, macellerie, pellicce, Gran Biscotto Rovagnati e altri pezzi di cadavere. In tal caso, si negherebbe ai carnivori il diritto di esercitare la loro libertà di espressione solo perché una minoranza di animalisti fondamentalisti si sentono offesi da tali immagini. La cosa paradossale è che se gli animalisti che si schifano delle immagini di carne sono una minoranza in seno alla società, coloro che si schifano nel vedere due uomini che si baciano sono la maggioranza. Almeno, fino a l'altro ieri. Domani non so. Ecco che, siccome le mie reazioni di “uomo vecchio” sono simili a quelle della maggioranza degli italiani, agli occhi delle due ex amiche io appaio come un conservatore, mentre loro si sentono delle rivoluzionarie che difendono i diritti di una minoranza di devianti sessuali.


L'equivoco poi si complica, facendo andare su tutte le furie le amicizie di Anna Englaro nei miei confronti, perché per associazione d'idee, nella loro testolina, dal provare fastidio nel vedere due uomini che si baciano al mettere quei due uomini sul rogo, il passo è breve. Dimenticano, però, le due pasionarie che i roghi in Europa non si allestiscono più da almeno quattro secoli e che per me la soppressione dei gay non è consequenziale al fastidio che mi suscitano, tanto è vero che gli omosessuali mi sono sempre stati simpatici e ho spesso desiderato l'amicizia di uno di loro. Solo l'amicizia, sia ben chiaro! Anzi, dirò di più: dopo gli scazzi con Anna Englaro e Roberta Perper, gli omosessuali ora non mi sono più così simpatici, avendo io nel frattempo sviluppato una certa avversione per la loro invadenza. Oltre che per le oscenità dei gay pride.


Politicamente parlando, siccome gli Illuminati in questo periodo storico stanno implementando i loro piani, tra cui la disintegrazione della famiglia tradizionale, i gay si sono prestati ad essere strumentalizzati, come pure le due ex amiche, allo scopo di giungere a quella popolazione meticcia, rammollita, amorfa e microchippata che costituirà la forza lavoro sotto la dittatura mondiale che uscirà dalla prossima guerra. Tutto questo è stato da me reiteratamente spiegato ad Anna, che conosco da anni, ma senza alcun beneficio. Mi sembrava di parlare al vento. Ecco perché le posizioni delle due ragazze, la carnica e la triestina, mi pare siano decisamente ideologiche: negano l'esistenza di una regia occulta che manovra popoli, mode e tendenze e pensano che i matrimoni fra omosessuali siano una priorità. Finché è il governo Renzi a pensarlo, con la sua corte di leccapiedi, lo posso capire, in quanto servi degli Illuminati, ma che anche due intelligenti animaliste diano il loro contributo, no, non lo posso ammettere!


Non si rendono conto anche di un'altra cosa, altrettanto importante: il circolo vizioso. Il loro partito di riferimento, il PD, non sta solo regalando il matrimonio (e prossimamente le adozioni) agli omosessuali, ma sta anche accogliendo, insieme al Papa, orde di musulmani. Se le mie due ex amiche si fermassero un momento a riflettere su come la pensano gli islamici a proposito dei gay, dovrebbero rendersi conto che si sta creando un'immensa trappola. Un'atroce beffa. Potrebbe arrivare il momento in cui, con la Sharia al potere in Italia, se non in tutta Europa, ai gay non verranno tolti solo il diritto di sposarsi ma anche quello alla vita. Non c'è posto nell'Islam per le deviazioni sessuali. Purtroppo, come i carnivori non fanno il collegamento tra carne che mangiano e animali viventi, così la mie due piccole rivoluzionarie non fanno il collegamento tra omosessuali liberi di baciarsi in pubblico e omosessuali buttati giù dal sesto piano dei palazzi o lapidati in pubblico.


Mi piacerebbe essere ancora vivo, per togliermi la soddisfazione di affermare: "Ve l'avevo detto!", quando i maomettani eseguiranno le prime condanne a morte di quegli stessi omosessuali che Roberta Perper e Anna Englaro hanno contribuito a rendere normali e a far sposare in municipio, con tanto di confetti. Quelli che saranno usati per lapidarli saranno confetti di altro genere, molto più indigesti. In tal caso, sarebbe la prima volta che non vorrei avere ragione, anche se dentro di me purtroppo so di averla, perché a quel punto non saranno solo i gay, le lesbiche e le adultere ad essere giustiziati, ma anche noi infedeli che non ci saremo....sottomessi ad Allah. 

Potrebbe anche capitare che, in una società allo sbando, si formi una resistenza armata per difendere noi crociati dall'invadenza dei musulmani, che è molto peggiore dell'invadenza degli omosessuali. E potrebbe anche capitare che io trovi la morte per difendere la cultura europea, compreso il diritto alla sessualità dei gay, purché non esibita in pubblico. Se c'è una regia dietro l'invasione dell'Europa, posso immaginare che ai registi faccia comodo avere un esercito di progesteronici gay da contrapporre a un esercito di testosteronici maomettani. Noi, gay, pacifisti, catto-comunisti e complottisti da tastiera, metteremo dei fiori nelle bocche da fuoco dei loro kalashnikov. O almeno ci proveremo.
Ma io, care amiche di Facebook bloccate, che ve lo dico a fare?!


4 commenti:

  1. Hai fatto bene, è vero la maggioranza vomita vedendo due "uomini" che si baciano, il vero scopo è distruggere la famiglia tradizionale l'ultimo baluardo rimasto, il NWO è sempre al lavoro!

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    1. Cancellare amicizie, virtuali o reali, è sempre una perdita, ma riuscire a convincere chi la pensa diversamente è impossibile.
      Ci vuole un miracolo.

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  2. "Mi piacerebbe essere ancora vivo, per togliermi la soddisfazione di affermare: "Ve l'avevo detto!",": occhio, che se non riusciremo ad uscire dalle maglie della rete di Matrix (= se riusciranno a convincerci di reincarnarci), chissà cosa dovremo vedere (e subire). Confido nella saggezza di Anima (malanghianamente parlando)...

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    1. Massimo rispetto per gli studi di Malanga, ma al momento non riesco a vedermi proiettato in alcun modo in un eventuale futuro dopo la morte.

      In ogni caso, posso fare ben poco per incidere su ciò che ci sarà dopo, per me.

      Cerco attualmente di seguire la Retta Via buddista.

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