Fonte: Leggo
Ha colpito un
carabiniere con una coltellata al volto. Poi, nonostante i tentativi
di riportarlo alla calma, ha aggredito nuovamente lo stesso militare
che è stato costretto ad estrarre la pistola d'ordinanza ed a
sparare un colpo di pistola che lo ha ucciso. Teatro della tragedia
costata la vita ad un cittadino del Mali di 27 anni, Sekine Traore,
la tendopoli di San Ferdinando che nel periodo della raccolta delle
arance arriva ad ospitare più di un migliaio di extracomunitari in
cerca di lavoro ed adesso circa 500. Sulla dinamica del fatto, il
procuratore di Palmi Ottavio Sferlazza, intervenuto sul posto, non ha
dubbi: si delinea la legittima difesa da parte del militare che
comunque, a sua tutela in vista dell'effettuazione dell'autopsia,
sarà iscritto nel registro degli indagati. Il militare è stato
medicato con cinque punti di sutura, mentre due suoi colleghi e due
poliziotti hanno avuto solo lievi contusioni.
Tutto è cominciato di prima mattina all'interno di una tenda. Traore, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori dopo avere sentito gli immigrati presenti al fatto, ha aggredito due ospiti della struttura, ferendone uno ad un braccio con un coltello da cucina, per una lite banale o, più probabilmente, in un tentativo di rapina. Sono stati gli altri immigrati, spaventati, a chiamare i carabinieri. Quando i primi due militari sono giunti sul posto hanno trovato Traore in evidente stato di alterazione psicofisica. Hanno cercato di parlare con lui, di calmarlo, ma il giovane, per tutta risposta, ha menato fendenti alle pareti della tenda. Poi, quando sono giunte altre due pattuglie, una dell'Arma ed una della Polizia, ha cominciato a lanciare sassi contro militari ed agenti. Improvvisamente la tragedia. Traore si è scagliato contro un militare ferendolo al volto, all'altezza dell'occhio destro.
L'uomo è stato
momentaneamente allontanato dagli altri militari e dagli agenti, ma
poi è tornato ad aggredire il carabiniere cercando di colpirlo
un'altra volta. Il militare, a quel punto, ha estratto l'arma ed ha
fatto fuoco colpendo Traore all'addome. L'uomo è stato subito
soccorso e trasportato nell'ospedale di Polistena dove, però, è
morto dopo alcune ore. Solidarietà al carabiniere è stata espressa
da vari esponenti politici, da Matteo Salvini a Ignazio La Russa a
Giorgia Meloni, mentre il sindaco di Rosarno - che dista pochi
chilometri da San Ferdinando - Giuseppe Idà, ha chiesto l'intervento
del premier Renzi e del ministro Alfano: «il problema è nazionale e
noi, da soli, non ce la facciamo».
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