La vita è un circo e i suoi personaggi più numerosi sono i
pagliacci. Così numerosi che riescono a infestare anche la vita
virtuale di internet e vengono chiamati Troll. Nella vita reale, o
apparentemente tale, i pagliacci si dividono in due categorie. Come
nel circo equestre classico, composto di animali feroci, nani e
ballerine, c’è il pagliaccio triste vestito di bianco, con la
lacrima dipinta sul volto, e il pagliaccio ridanciano dalle grosse
scarpe e dai vestiti variopinti, così nella vita reale ci sono i
pagliacci buoni e i pagliacci cattivi. Questi ultimi sono una
minoranza, ma riescono ugualmente a fare molti danni. Gli altri,
subiscono. Io sono un pagliaccio di medie dimensioni, né buono né
cattivo, senza infamia e senza lode e da dieci anni vivo la vita
anfibia del pendolare tra il Friuli e il Madagascar. In Friuli
conduco la scialba esistenza del pensionato senza essere pensionato e
godo di una scialba serenità senza stimoli. Se voglio avere qualche
contatto con la natura, devo andare io a cercarla. In Madagascar è
lei che viene a cercare me, anche quando proprio non ci penso. Basta
tenere una luce accesa di notte e si presenta nelle vesti di una
falena ocellata. Le nostrane, la Saturnia e la Pavonia, sono di
grosse dimensioni e hanno bisogno dei finti occhi per difendersi da
assioli e civette. Questa falena, come me pagliaccio, è di medie
dimensioni e ha ritenuto opportuno anch’essa dotarsi di ocelli,
onde spaventare gli alati predatori notturni. Gli può andar bene una
volta al massimo. O due, perché la vita anche per lei è un circo e
i pagliacci cattivi sono scaltri.
Nessun commento:
Posta un commento