Fonte: Terra 2000
Il 98% dei fondali della California è cosparso di creature marine
morte. I media non lo hanno ancora diffuso, ma quanto sta accadendo
nell’oceano californiano è sconvolgente. La notizia è stata
lanciata da National Geographic: fino a Marzo 2012 solo l’1% dei
fondali del suddetto oceano era composto da creature defunte. Da
Luglio di quest’anno si parla invece del 98%. E’ come se l’intera
area si fosse trasformata in una sorta di cimitero marino, brulicante
di cadaveri in decomposizione. Lo studio, pubblicato sulla rivista
Proceedings of National Academy of Sciences, non ha ancora dimostrato
alcuna correlazione con Fukushima , ma non è difficile immaginare
uno stretto legame tra i due avvenimenti, anche perché negli ultimi
24 anni non si era mai verificato nulla del genere. La zona
analizzata è la stazione M, che si trova a 145 miglia al largo tra
le città californiane di Santa Barbara e Monterey. Sembra che i
governi e i media vogliano che noi tutti dimentichiamo Fukushima ed
il catastrofico danno ambientale che ha procurato al nostro pianeta.
Ma non potranno coprire la verità per sempre: la vita umana è
strettamente legata alla salute degli oceani ed in particolar modo
all’ossigeno che la vita marina crea e rilascia nella nostra
atmosfera. A San Francisco, 1000 persone hanno allineato i loro corpi
per scrivere sulla spiaggia “FUKUSHIMA IS HERE ” ed essere
fotografati dal cielo.
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