martedì 12 giugno 2018

Le primavere arabe fioriscono in modo mirato



Al di là delle apparenze e della confusione programmata con cui si cerca di coprire la realtà dei fatti che hanno scosso il medio oriente per accreditare le tesi favorevoli allo stato di Israele, facciamo qui un’attenta analisi delle cose reali che stanno succedendo e delle vere cause che le hanno prodotte. La cosiddetta “Primavera Araba” e le altre rivolte che hanno ribaltato gli equilibri politici in quella parte del mondo, hanno investito una serie di Stati tra i quali i principali attori sono: Tunisia, Libia, Egitto, Siria, Arabia Saudita, Giordania, Sudan, Algeria, Libano ed Oman. Secondo il nostro parere, tali rivolte sono state fomentate dai servizi israeliani con l’appoggio di quelli USA, per indebolire o annichilire la resistenza ad Israele nel sopraffare il popolo Palestinese, nell’ambito della politica razzista e persecutoria che Israele sta conducendo da decenni contro quel popolo e che l’opinione pubblica mondiale stenta a digerire senza disgusto e senza opposizione.


Le prove indirette di quanto andiamo dicendo stanno nelle posizioni che quegli stati Arabi hanno tenuto riguardo alla questione Palestinese nell’arco degli anni passati ed in tempi più recenti. Altri stati che sono più favorevoli ad Israele, non sono stati toccati dalla ventata di rivolta che ha cercato di abbattere regimi ostili ad Israele. Ecco l’elenco degli Stati Arabi ostili ad Israele che sono stati coinvolti nelle rivolte pilotate:
Tunisia: ha sempre dichiarato: Non riconosceremo mai Israele.
Egitto: è la promotrice della guerra dei 6 giorni che voleva scacciare Israele dalla Palestina ed ha appoggiato sempre il popolo Palestinese nelle sue richieste.
Arabia Saudita: ha appoggiato la richiesta dei Palestinesi di essere riconosciuti come stato sovrano all’ONU.
Giordania: da sempre solidale con i Palestinesi che ha accolto come profughi nel suo territorio.
Libia: è quasi inutile sottolineare l’ostilità di Gheddafi ad Isarele ed il suo appoggio alla causa Palestinese.
Sudan: fornisce armi ad Hamas e per questo è stata bombardata da Israele.
Oman: ha ottimi rapporti con il nemico principale di Israele che è l’Iran ed ha votato NO al congresso panarabo di Muscat che condannava l’Iran.
Libano: da sempre fonte di guai per Israele a causa delle milizie che parteggiano per la Palestina e per la sua causa.
Siria: il più acceso ed il più pericoloso nemico di Israele in medio oriente, da sempre schierato a fianco della lotta dei Palestinesi.
Algeria: ha condannato la repressione israeliana ed in particolare i bombardamenti su Gaza.

In tutti questi stati, che guarda caso sono ostili ad Israele, ci sono state rivolte tendenti ad abbattere il potere vigente per sostituirlo con uno più docile ai desideri dei sionisti! È mai possibile che si tratti di una pura coincidenza? Possiamo anche esser un poco ingenui e creduloni, ma non siamo totalmente cretini e crediamo ancora che due più due faccia quattro e non sei.

Nessun commento:

Posta un commento